Turchia. Un ponte con l'Egeo
Le indagini condotte dall'IRERP (Izmir Region Excavations and Research Project) a Liman Tepe, Bakla Tepe, çesme-Baglararasi e Panaztepe, intorno al golfo di Izmir (Smirne), arricchiscono la conoscenza della preistoria dell'Anatolia occidentale. Liman Tepe è il sito chiave nel progetto di ricerca dell'IRERP. L'insediamento si trova nel distretto di Urla, ed è oggetto di indagini dal 1992. La sua frequentazione ebbe inizio in età calcolitica e si protrasse fino alla tarda età del Bronzo, per poi continuare, in epoca classica, quando l'abitato si trasformò nella città di Clazomenai. Gli scavi hanno restituito informazioni di grande importanza, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche dell'insediamento dell'età del Bronzo Antico. Agli inizi di quell'epoca Liman Tepe fu munita di un poderoso sistema difensivo: ne sono prova la porta monumentale e i due bastioni rettangolari riportati alla luce. Lo scavo sistematico di alcune file di "case lunghe" adiacenti alla fortificazione ha restituito reperti di notevole interesse, databili al periodo 1 dell'età del Bronzo Antico. All'interno delle case vi erano, fra gli altri, materiali di importazione - come le salsiere "cicladiche", ceramica dipinta e ceramica decorata a stampo - , che attestano gli stretti contatti tra Liman Tepe e l'Egeo occidentale di questo periodo. Da qui provengono anche gioielli in oro, vari reperti in metallo e fibre intessute che provano la ricchezza raggiunta dal sito e danno un'idea delle attività produttive praticate al suo interno. Bakla Tepe, un altro dei siti indagati dall'IRERP, si trova nella piana di Cumaovasi e, per le vie di fondovalle, ha accesso diretto sia alla regione egea, sia all'Anatolia centrale. Gli scavi hanno permesso di accertare fasi di frequentazione databili al tardo Calcolitico, alle fasi 1 e 2 dell'età del Bronzo Antico e all'età del Bronzo Tardo. Al tardo Calcolitico appartengono quattro livelli architettonici che comprendono case absidate, rettangolari e circolari. Nell'erà del Bronzo Antico 1 l'insediamento ha le caratteristiche di un sito fortificato, con case lunghe a pianta rettangolare disposte secondo un piano radiale (del diametro di 90 m). L'insediamento dell'età del Bronzo Antico 2 si compone di poche strutture a pianta rettangolare, situate sul versante orientale della collina. Nei paraggi è stata localizzata una necropoli composta da deposizioni all'interno di pithoi. Alcune tombe accoglievano deposizioni multiple e hanno restituito corredi funebri di pregio, comprendenti ceramica, armi in metallo e gioielli databili all'età del Bronzo Antico 2. Di particolare rilevanza è il fatto che in alcune tombe è stata osservata la contemporanea presenza di vasellame dell'Anatolia centrale ed Egeo. Bakla Tepe doveva con ogni probabilità essere un importante centro di produzione di manufatti in metallo dell'intera regione egea: ne sono prova i ricchi nuclei in metalli, gli oggetti, gli utensili per la metallurgia databili al tardo Calcolitico e all'età del Bronzo Antico. Ai due interventi fin qui descritti, si è aggiunta l'esplorazione del sito di çesme-Baglararasi. Si tratta di una città portuale, localizzata nel centro della moderna çesme, 75 km circa a sud di Izmir. Gli scavi hanno finora provato la presenza di abitazioni riferibili all'età del Bronzo Antico, Medio e Tardo. Nell'ambito dell'insediamento dell'età del Bronzo Medio sono stati distinti due livelli: il più antico, il livello 2, si distingue in due fasi (2a e 2b), nelle quali il sito appare ben organizzato, con case suddivise in gruppi separati da strade. L'architettura degli edifici è caratterizzata dall'impiego di murature con fondazioni in pietra e alzati in mattoni crudi. Le superfici murarie erano rivestite con intonaco di colore bianco. Accanto alle strutture domestiche vi sono impianti di tipo industriale. Una costruzione denominata la "casa del vino" era utilizzata come laboratorio per la produzione appunto di vino: l'ambiente principale della struttura era provvisto di un impianto per la spremitura dei grappoli e per separare il succo dai residui. Alle spalle di questa sorta di torchio c'erano tre stanze sotterranee nelle quali venivano immagazzinati l'uva, il vino e il vasellame utlizzato per trasportare e bere la bevanda. Si tratta di uno dei più antichi esempi di strutture del genere a oggi noti. La maggior parte della ceramica che permette la datazione di questo livello mostra caratteri locali con notevoli affinità con la produzione dell'Anatolia centrale. In piccola quantità, è stata trovata anche ceramica "minoica", che potrebbe essere collegata a produzioni simili, databili al Medio Minoico III. L'architettura del primo livello è gravemente danneggiata e la presenza di questa fase può essere attestata soprattutto dai pozzi scavati nei livelli più antichi. In questo primo livello c'è un rapporto proporzionale più elevato di ceramica importata. Sono stati trovati vasi di tipo cretese minoico e cicladico "minoicizzante", insieme a manufatti locali di produzione anatolica occidentale. La ceramica importata suggerisce che il primo livello di çesme-Baglararasi fosse coevo del periodo Tardo Minoico 1A di Creta. La regione ebbe un ruolo di ponte, forse fu un mercato comune fra l'Anatolia e l'Egeo e divenne una delle rotte più importanti nel trasferimento e nella diffusione di beni, idee e tecnologie fra queste regioni culturalmente differenti.
Fonte: "Archeo" - Autori: Hayat Erkanal, Vasif Sahoglu
Etichette: Scoperte e scavi

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