ARCHEOBLOG

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08 dicembre 2009

Fabio Isman “I Predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia”

25.000 opere ritrovate e fotografate. I personaggi inquisiti, i musei coinvolti. Un milione di oggetti trafugati e ricettati.

Isman Predatori Milioni di reperti, spesso autentici tesori unici al mondo, scavati clandestinamente; centinaia di migliaia di siti archeologici della Penisola violati e devastati; decine di migliaia di “tombaroli”, intermediari e grandi mercanti indagati e sotto processo: la Grande Razzia si è consumata in Italia dal 1970 al 2004. A suon di milioni di dollari, oggetti importantissimi, che restano stupendi ma sono ormai privati del loro passato, sradicati dai propri contesti e diventati “muti”, sono stati acquistati da dozzine di grandi musei internazionali, americani ed europei, e dalle massime collezioni private del mondo, spesso le più misteriose. Solo una piccola parte è stata finora restituita, ed esposta per la prima volta al Quirinale. Sulla base di interviste e documenti giudiziari, viene ricostruito, come non era mai stato fatto, il massimo saccheggio d’arte e cultura che ha colpito un Paese occidentale nell’ultimo secolo. Alcune vicende, inedite, sono degne di un thriller o di un “giallo”. E restano ancora fittissimi misteri. Fabio Isman, inviato speciale de “Il Messaggero” e per 10 anni titolare della rubrica La pagina nera su “Art e Dossier”, dal 1980 si occupa prevalentemente di patrimonio culturale. Da solo o con altri, ha pubblicato finora 24 libri, di cui 18 dedicati all’arte e alla cultura in Italia.

2009, 15 x 21 cm, 256 pagine

60 colori e b/n, brossura

ISBN 978-88-6130-949-4, € 19,90




Fonte: “Ufficio Stampa Editore Skira - notizia segnalata via mail”

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