Saint Germain-en-Laye (Francia). Mostra “GOLASECCA. Du commerce et des hommes à l'âge du Fer (VIIe-Ve siècle av. J.-C.)”
27 novembre 2009 - 26 aprile 2010
Attraverso più di 200 reperti fra cui alcuni corredi inediti, sarà presentata per la prima volta all'estero, ad un pubblico più vasto, una pagina importante della storia delle civiltà preromane in Italia : la civilità di Golasecca . La mostra, allestita dal museo d'Archeologia nazionale di Saint-Germain-en-Laye con la collaborazione delle Soprintendenze dei beni archeologici del Piemonte e della Lombardia e grazie alla Réunion des musées nationaux (RMN), permetterà al visitatore di scoprire le lontane origini celtiche di questa cultura dell'Italia settentrionale e di ripercorrerne l'evoluzione attraverso la storia degli scavi e dei manufatti venuti alla luce. Le ricche collezioni del XIX secolo, conservate al museo d'Archeologico nazionale di Saint-Germain-en-Laye, ed i materiali di scavo emersi di recente, consentono infatti di collocare con maggior precisione i popoli celtofoni dell'Italia settentrionale nel più ampio quadro culturale delle relazioni transalpine.
UNA CIVILTA' CHE HA STIMOLATO E STIMOLA TUTTORA DIBATTITI E RICERCHE.
La cultura di Golasecca fa la sua prima apparizione nel mondo scientifico internazionale agli inizi del XIX secolo, allorchè, nel 1824, l'abate Giovan Battista Giani rende noti i risultati degli scavi della necropoli eponima da lui scoperta . Da quel momento la ricchezza del materiale archeologico rinvenuto e l' affinità culturali con il mondo celtico transalpino, che solo allora si iniziava ad indagare, collocano la cultura di Golasecca al centro dei dibattiti scientifici internazionali animati dai precursori della protostoria europea : Gabriel de Mortillet e Alexandre Bertrand, alla guida dell'appena nato museo di Saint-Germain-en-Laye, e Pompeo Castelfranco, padre della protostoria dell'Italia nord-occidentale ed autore della primo studio completo su Golasecca. Negli anni 70 l'affermarsi dell'archeologia celtica in Italia rilancia i dibattiti sulla celticità della cultura di Golasecca nel cuore dell'Italia settentrionale. Al fianco degli Etruschi, dei Liguri e dei Veneti, i Golasecchiani emergono come gli intermediari privilegiati nella rete degli intensi scambi di merci, beni preziosi, e di culture che durante la prima metà del primo millennio avanti Cristo collegano il Mare Nostrum alle sociétà celtiche dell'Europa nord-occidentale.
UNA CULTURA DAI TRATTI MOLTO PARTICOLARI
Il fiorire di due grandi agglomerati urbani, Castelletto Ticino e Como, durante il VII e VI secolo avanti Cristo, l'organizzazione monumentale che assumono le grandi necropoli che circondano i due poli urbani, ma soprattutto le numerose iscrizioni in alfabeto etrusco che denotano una lingua d'origine indoeuropea appartenente alla famiglia delle lingue celtiche, sono solo alcuni degli aspetti peculiari di questa civilità, spesso sottovalutata rispetto alle più conosciute civilità etrusche o greche, insediate nella nostra penisola. La sua matrice culturale celto-italica non smette di stupire gli studiosi. La capacità d'integrare nel proprio sistema socio-culturale elementi provenienti tanto dal vicino mondo etrusco che dal più lontano mondo transalpino, costituiscono ,sin dalla prima età del ferro le caratteristiche proprie di una civilità di portata europea. A ben vedere il suo ruolo di cerniera tra Mediterraneo ed Europa è un aspetto culturale di sorprendente attualità.
Commissari :
Christine Lorre, Conservatore del dipartimento d'archeologia comparata, museo d'Archeologie nazionale Saint-Germain-en-Laye.
Veronica Cicolani, dottoranda dell'Università François Rabelais Tours e Chargée de mission al museo d'Archeologia nazionale, Saint-Germain-en-Laye.
INFORMAZIONI
Apertura: tutti i giorni eccetto il martedi
Orari: 10h - 17h15
Accesso : RER A terminus Saint-Germain-en-Laye.
Fonte: “www.archaeogate.org”
Etichette: Mostre

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