Roma. In mostra i reperti dello Spazio Cremonini al Trevi
A dieci anni dall'inizio dei lavori di restauro, lo “Spazio Cremonini al Trevi” si arricchisce di nuovi reperti archeologici e completa il percorso espositivo dell'Area Vicus Caprarius, detta anche “La Città dell'Acqua”. I materiali, scoperti nel corso degli scavi all'interno dell'ex Cinema Trevi, da oggi vengono riportati nella sede originaria e collocati nell'antiquarium, a integrazione e completamento di tutto il materiale rinvenuto nell'area archeologica scoperta a pochi metri dalla Fontana di Trevi. Si tratta di oggetti di uso quotidiano, dal coltello e forchetta del XVII secolo, dalle brocche e piatti in maiolica ai tegami del XVI-XVII secolo, dalle bottiglie in vetro soffiato del XVII-XIX secolo, fino a un particolare oggetto personale costituito daun anello con chiave femmina di cassetta in bronzo e argento del XIV-XV secolo. Acquistato nel 1985 dal Gruppo Cremonini, l'immobile ha riservato un'incredibile sorpresa alla famiglia di imprenditori modenese: durante i lavori di restauro, avviati nel 1999, è venuto alla luce un caseggiato articolato in due edifici indipendenti, resti di un quartiere di epoca imperiale. I reperti rimasti nei depositi della Soprintendenza dopo la conclusione dei lavori, da oggi arricchiscono l'allestimento museale visitato ogni mese da circa 1.500 persone. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente del Gruppo Cremonini, che ha interamente finanziato i lavori di scavo, restauro e allestimento del sito museale.
Fonte: “www.culturaitalia.it”
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