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31 ottobre 2006

"L'atleta della Croazia" in mostra a Firenze

La statua, riemersa nel 1997 nel mar di Croazia, raffigura un lottatore o un pugilatore nel momento in cui si sta detergendo il corpo dagli oli e dal sudore con lo "strigile" (in greco, apoxyòmenos). L'altezza della statua è di 1,93 m; il materiale è bronzo con elementi decorativi (labbra e capezzoli) in rame. Il paragone artistico, spesso proposto, è con i celebri Bronzi di Riace, che circa 20 anni fa furono esposti per la prima volta proprio a Firenze. Secondo numerosi studiosi il paragone è viceversa impossibile. Il professor Domenico Viggiano, per venti anni direttore dell'Accademia di Belle Arti a Firenze, è tra i maggiori sostenitori di questa tesi: "La differenza della testa rispetto al corpo è troppo grande", afferma. "Sono mani diverse. Non sto dicendo che l'Atleta di Croazia sia un imbroglio, ma penso che lo sia stato molto tempo fa. Insomma, un falso d'epoca". "E' indubbio che quella testa di adolescente ha nei capelli un naturalismo quasi ellenistico che contrasta con il corpo, oltretutto pieno di muscoli come se fosse di un adulto", è invece il commento di Cristina Acidini, Sovintendente ai beni culturali di Firenze. "A parte il problema della testa", ribatte il professor Viggiano, "c'è che quella statua è decisamente brutta: le braccia sono rozze, il torso inguardabile, le gambe di maniera. Io ci riconosco almeno quattro mani". Per l'archeologo Maurizio Michelucci, che considera splendida la statua, esiste un'ulteriore ipotesi per spiegare il contrasto tra la testa ed il corpo. "Nell'antichità", afferma, "c'erano gare riservate ai giovanissimi e forse l'Atleta di Croazia vinse la sua proprio perchè dotato di una muscolatura più sviluppata dei suoi coetanei. Comunque, riconosco una certa rigidità nelle mani".

L'Atleta di Croazia, dopo un lungo restauro, è stato esposto a Firenze dal primo ottobre. Fu individuato nel mare davanti all'isola croata di Lussino il 12 luglio 1997, a ben 45 m di profondità.

Stabilita la data della realizzazione con il Carbonio 14 e con l'esame delle modalità di fusione, è stato scoperto che ci furono nel tempo almeno due tentativi di restauro, come indicano alcuni frammenti di legno carbonizzati in tempi diversi ed una serie di tasselli messi con lo scopo di "ricucire" gli strappi della fabbricazione.

La datazione presupposta in cui l'Atleta abbia preso la via del mare è attorno al 100 d.C., forse perchè un mercante era riuscito a venderlo. La statua quindi doveva essere consegnata a qualche ricco signore dalmata che l'avrebbe collocata in qualche nicchia. Sorpresi nei pressi di Lussino da una forte tempesta che strappò anche l'ancora (in seguito ritrovata), i marinai avrebbero gettato in mare il prezioso ma pesante carico con l'unico scopo di alleggerire la nave.

Mostra

La Provincia di Firenze, insieme all'Opificio delle Pietre Dure, propone un altro grande evento culturale di portata internazionale. Per la prima volta potrà essere ammirato nella prestigiosa sede di Palazzo Medici Riccardi a Firenze dal 1° ottobre 2006 al 30 gennaio 2007, dopo un lungo e delicato restauro, il Bronzo di Lussino, ufficialmente chiamato "Apoxyòmenos - L'atleta della Croazia", una splendida statua romana del I secolo a.C., copia di un'originale greco del IV sec. a.C.

La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 09.00 alle 19.00 escluso il mercoledì.
Il prezzo del biglietto è di 5 euro intero e 3,5 euro ridotto.

Per informazioni: tel 055.2760.340

Fonte: "Specchio - La Stampa"; "Agenzia per il turismo di Firenze"

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