Roma. Memorie dal sottosuolo. Ritrovamenti archeologici 1980 / 2006
dal 2 dicembre 2006 al 9 aprile 2007
La Soprintendenza Archeologica di Roma organizza una mostra che presenta i ritrovamenti degli scavi degli ultimi venticinque anni e mai esposti prima al pubblico. Un modo per portare a conoscenza le innumerevoli testimonianze dell'antico che l'Urbe, e il suo suburbio, continuano a restituirci. Che si scavi d'urgenza o in via preventiva - e cioè preliminarmente ad opere civili e di manutenzione - o programmaticamente, per fini didattici e scientifici - alla ricerca di vestigia documentate dagli autori del passato - lo stupore resta forte ed autentico. In realtà, tutti gli scavi effettuati giorno dopo giorno confermano che sotto la città è ancora sepolto il più grande museo archeologico del mondo.
È nello spazio delle Olearie che saranno riuniti più di mille reperti. L'originale complesso architettonico rivive con un allestimento che vuole ricordare le collezioni dell'Ottocento, senza un tema definito da illustrare, ma con l'intento di restituire la magia della scoperta, l'accidentalità del ritrovamento e, soprattutto, l'ingente quantità di tesori ancora custoditi dal sottosuolo. Tante saranno le sorprese in mostra. Tra tutte se ne citano alcune a puro titolo d'esempio, a cominciare dai reperti recuperati negli scavi della Meta Sudans - la fontana di forma conica che sorgeva nei pressi del Colosseo a segnare il punto di convergenza di assi stradali e di cinque regioni augustee - cancellata dalle sistemazioni urbanistiche di epoca mussoliniana. Molti reperti arrivano dalle zone del centro città soggette a interventi di trasformazione e dall'area archeologica centrale, in particolare dal Palatino - da cui proviene la tigre in marmo colorato -. Ma è soprattutto la periferia a restituire i materiali più numerosi e significativi e a contribuire alla definizione dell'assetto abitativo dell'antica campagna romana.
È del suburbio di Roma, infatti, il fastoso sarcofago strigilato degli sposi scoperto di recente a Lunghezzina in occasione di lavori per l'edilizia popolare, così come il bracciale d'oro con decorazioni in pasta vitrea trovato scavando l'Air Terminal del quartiere Ostiense, o ancora l'erma arcaicizzante in marmo rosso rinvenuta a Vermicino. Non solo l'età repubblicana e imperiale restituiscono reperti archeologici, primi tra tutti per le dimensioni e la finezza numerosi mosaici pavimentali, ma anche le epoche più lontane. A tale proposito, degno di nota è l'arredo di una casa tardo etrusca scoperta lungo l'Aurelia e, particolarmente ricco e abbondante, il corredo di una tomba localizzata sulla Laurentina, ricomposto in mostra per la prima volta con tutti i suoi pezzi. Disparati, invece, gli oggetti trovati in altri siti, come quelli di un mausoleo sulla Salaria che custodiva una sfinge, una sella curule e il coperchio di un sarcofago. Preziose le gemme incise rinvenute, in maniera del tutto fortuita, in uno scavo effettuato per realizzare il sistema di aerazione della metropolitana nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele, portando alla luce una domus imperiale.
Se in questa mostra i visitatori troveranno la prova dell'inesauribile ricchezza archeologica della città eterna, ricercatori e studiosi potranno scoprire meraviglie mai viste prime, appena uscite dai laboratori di restauro e aperte a ipotesi di datazione e interpretazione.
Il catalogo Electa, oltre a recensire gli inediti tesori dell'antica Urbe, riunisce una serie di saggi che costituiscono il supporto scientifico per la conoscenza delle scoperte più recenti.
La mostra, oltre a sottolineare l'enorme importanza, ai fini della tutela, degli scavi preventivi e l'impegno della Soprintendenza Archeologica di Roma nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico, è stata pensata con un obbiettivo preciso: permettere di conoscere quali e quanti sono ancora i tesori sepolti nel sottosuolo di Roma, in modo che sia chiara la grandissima responsabilità che tutti, non solo gli archeologi, hanno nel tutelarli.
Info:
dal 02/12/2006 al 09/04/2007,
Ingresso: Euro 9,00. Il biglietto consente l’accesso a tutte le sedi del Museo Naz.le Romano ed è valido 3 gg.
Olearie Papali, piazza della Repubblica 12 - Roma
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.45, Chiuso il lunedì.
Fonte: "MiBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali"




