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15 aprile 2007

P.G. Guzzo "Pompei. Storia e paesaggi della città antica"


"Pompei. Storia e paesaggi della città antica" è la nuova monografia di Electa che fa il punto su 10 anni di scavi e ricerche svelando con rigore scientifico ed efficacia comunicativa un sito archeologico che troppo spesso nell'immaginario collettivo significa solo eruzione del Vesuvio e celeberrime pitture. Ne è autore qualificato Pier Giovanni Guzzo, Soprintendente di Pompei nella stagione dell'autonomia.
Il volume è incentrato sulle interazioni tra la città antica e il territorio inteso come scenario nel quale l'uomo svolge la propria attività. In tale contesto, lo studio del "paesaggio" contribuisce alla conoscenza della cultura umana nella storia. Il campo d'indagine, perlustrato a partire dall'interpretazione delle fonti fino alle recenti scoperte negli scavi, è costituito dalla valle del fiume Sarno con particolare attenzione al più immediato comprensorio di Pompei (Boscoreale, Moregine, Stabia, Oplontis, Terzigno).
L'archeologo, in una originale sintesi frutto di riflessioni sedimentate, disegna l'evoluzione del territorio dai paesaggi preurbani - si pensi agli eccezionali rinvenimenti di capanne su isolotti artificiali databili al 1500 a.C. in località Longola a Poggiomarino - all'eruzione vesuviana del 79 d.C., descrivendo approfonditamente anche la fase sannitica, quella della colonia e infine gli scenari imperiali.
A impreziosire il volume, di grande formato, sono i seducenti bianchi e neri d'autore di Sergio Riccio che all'ombra del Vesuvio custodiscono gelosamente inedite suggestioni di una città ormai votata al turismo di massa mentre la profonda conoscenza del sito rivelano gli scatti di Alfredo e Pio Foglia che per le vie e negli interni affrescati riescono a coglierne l'anima, in silenzio.
Due inserti, ad apertura e chiusura del volume, confermano il fascino esercitato dalla città sepolta visitata dai grandi genî del Novecento: gli schizzi del Carnet di Le Corbusier che con un tratto felice, anche a colori, fermò nella memoria il foro, i templi, le domus e le tele colorate di Rothko che rivelano nel pittore stesso una inconsapevole affinità con gli affreschi della Villa dei Misteri. Dopo esser stato a Pompei l'artista confessò di aver provato "le stesse sensazioni", di aver ritrovato in quelle pitture su muro "le stesse ampie distese di colore opaco" che vediamo nei suoi dipinti, oggi alla Tate di Londra, efficacemente illustrati nel libro a confronto.


SOMMARIO

Prefazione
Pompei. Storia e paesaggi della città antica
Fonti letterarie ed epigrafiche
Paesaggi preurbani
Primi paesaggi urbani
Paesaggi sannitici
La città di Pompei nella sua forma sannitica ultima
Paesaggi della colonia
Paesaggi imperiali
Il Vesuvio e l'eruzione
Appendice
Addenda

Indici
Nomi
Luoghi
Fonti letterarie
Epigrafici
Greci
Latini
Oschi

Bibliografia

Fonte: "Archaeogate" - 13/04/2007

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