La stele daunia restaurata
Su un lato, una grande nave carica di guerrieri, attorniata da pesci e scialuppe; sull’altro si affrontano due cavalieri, uno con elmo e scudo, l’altro con una lunga asta. Una greca di svastiche e rombi incornicia le due scene.
Il restauro a tempo di record della stele rinvenuta a Cattolica il 22 settembre 2007 non restituisce solo un quadro su pietra di 2500 anni fa ma mette fine a quasi due anni di polemiche.
La stele fu casualmente ritrovata da alcuni cittadini negli scarichi di terreno di fronte al costruendo VGS. Presa in consegna dai Carabinieri di Cattolica è stata subito portata a Bologna, nella Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, per le valutazioni di competenza.
Fin dal momento del ritrovamento, la stele è stata al centro di una ridda di illazioni proprio mentre le indagini cercavano di chiarire l'autenticità di un monumento tanto importante quanto inconsueto per quest’area, la sua provenienza, lo stato di degrado e le caratteristiche strutturali e compositive.
Le analisi hanno confermato l'origine apula del reperto: la pietra in cui è stata ritagliata è perfettamente compatibile con la regione della Daunia e con altre stele note e già studiate di provenienza apula. Altrettanto pertinente all'ambiente dauno appare sotto il profilo culturale, come attestano le decorazioni e i graffiti di entrambe le facciate.
Il rinvenimento della stele, datata al VI secolo a.C., ha dato il via ad una serie di indagini archeologiche che hanno interessato per oltre 16 mesi l'area del cantiere oggetto di escavazioni, la stessa da cui qualcuno ipotizzava provenisse il monumento funerario.
In realtà, lo scavo ha sì messo in luce evidenze archeologiche di una certa importanza ma nessuna riferibile al periodo della stele. Nello strato più superficiale è stata rinvenuta una necropoli romana di età imperiale mentre lo strato sottostante ha restituito un insediamento del bronzo antico (2000–1700 a.C. circa) di estremo interesse: si tratterebbe infatti non solo di uno dei pochissimi insediamenti di questa età noti in Romagna, ma anche del meglio articolato e indagato.
Non sono invece stati rinvenuti livelli protostorici che si avvicinino cronologicamente ai secoli di pertinenza della stele, confermando così l’ipotesi indiziata dal fatto che il reperto era stato ritrovato in un cumulo di terreno superficiale di scarico, probabilmente proveniente da altre zone.
Dal 25 maggio al 7 giugno, gli orari di visita saranno eccezionalmente estesi a tutti i pomeriggi, dalle 16 alle 19.
Museo della Regina
Via Pascoli n. 23 - Cattolica (RN)
info: 0541 966577 - e-mail: museo@cattolica.net
Fonte: "MiBac - Ministero per i Beni e le Attività Culturali"
Etichette: Restauri

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