Porto Torres (Ss). Gli scavi nell'area portuale. Riaffiorano i resti delle terme romane di Turris Libissonis
Al profilo conosciuto della vecchia Turris Libissonis, la città che fa da fondamenta all'attuale Porto Torres, si è aggiunto un tassello importantissimo. L'ultima scoperta ha qualcosa di particolare perché è testimone di quel centro ricco di vita e snodo commerciale con il resto della Sardegna che passava tra la foce del fiume Mannu, le terme e il porto.
L'area nella quale sono stati rinvenuti i segni del glorioso passato di Turris è quella della Piccola, la zona che si estende tra il porto e la nuova stazione marittima. Sono stati rinvenuti i primi enormi blocchi di pietra lavorata durante la costruzione del mega parcheggio da 200 stalli che dovrebbero servire il centro storico e il futuro museo del mare.
Ad un controllo più accurato da parte della soprintendenza per i beni archeologici però non sono emersi fuori piccoli reperti, ma grandi strutture murarie che fanno pensare che ci si trova di fronte al perimetro delle ville costruite in prossimità delle terme Maetzke o al proseguimento delle stesse.
Non meno importanza viene data dal ritrovamento di alcuni tratti, lunghi alcuni metri, di pavimentazione costruita con larghi blocchi squadrati. Le direttrici che percorrono sono quelle dei classici Cardi e Decumani, le strade principali e più importanti per i traffici commerciali nel periodo della colonia romana.
Sarebbero risalenti al primo secolo, infatti, gran parte delle mura rinvenute. Anche se nella stratificazione potrebbero essere portati alla luce reperti di epoche diverse. Come di consueto per questo tipo di scavi sono venute alla luce anche delle sepolture, con il loro corredo di vasellame e quant'altro.
L'argomento è delicato data l'importanza del ritrovamento e del progetto di valorizzazione dell'area per il quale è previsto un finanziamento di 460 mila euro che si sta portando avanti.
Il parcheggio, infatti, sarebbe solo una delle funzioni che la zona potrebbe concedere alla città (resta da vedere ora se i lavori verranno interrotti) che necessita di un ampio piazzale pavimentato e con aree verdi da aggiungere al complesso di strutture che stanno sorgendo per dare vita al nuovo centro portuale turritano.
Fonte: "L'Unione Sarda"
La notizia è segnalata anche in ARCHEOMEDIA
L'area nella quale sono stati rinvenuti i segni del glorioso passato di Turris è quella della Piccola, la zona che si estende tra il porto e la nuova stazione marittima. Sono stati rinvenuti i primi enormi blocchi di pietra lavorata durante la costruzione del mega parcheggio da 200 stalli che dovrebbero servire il centro storico e il futuro museo del mare.
Ad un controllo più accurato da parte della soprintendenza per i beni archeologici però non sono emersi fuori piccoli reperti, ma grandi strutture murarie che fanno pensare che ci si trova di fronte al perimetro delle ville costruite in prossimità delle terme Maetzke o al proseguimento delle stesse.
Non meno importanza viene data dal ritrovamento di alcuni tratti, lunghi alcuni metri, di pavimentazione costruita con larghi blocchi squadrati. Le direttrici che percorrono sono quelle dei classici Cardi e Decumani, le strade principali e più importanti per i traffici commerciali nel periodo della colonia romana.
Sarebbero risalenti al primo secolo, infatti, gran parte delle mura rinvenute. Anche se nella stratificazione potrebbero essere portati alla luce reperti di epoche diverse. Come di consueto per questo tipo di scavi sono venute alla luce anche delle sepolture, con il loro corredo di vasellame e quant'altro.
L'argomento è delicato data l'importanza del ritrovamento e del progetto di valorizzazione dell'area per il quale è previsto un finanziamento di 460 mila euro che si sta portando avanti.
Il parcheggio, infatti, sarebbe solo una delle funzioni che la zona potrebbe concedere alla città (resta da vedere ora se i lavori verranno interrotti) che necessita di un ampio piazzale pavimentato e con aree verdi da aggiungere al complesso di strutture che stanno sorgendo per dare vita al nuovo centro portuale turritano.
Fonte: "L'Unione Sarda"
La notizia è segnalata anche in ARCHEOMEDIA

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