Udine. Avventura dell'archeologia. 1500 anni sulla Gurina
dal 7 settembre al 31 ottobre 2007
Fin dalla prima età del ferro un insediamento posto sulla Gurina, poco lontano dall’attuale confine tra Italia e Austria, e non lontano dal passo di Monte Croce Carnico fu luogo di incontro di viandanti che nei due sensi passavano il crinale alpino.
Esso divenne un luogo di mercato e le relazioni transfrontaliere furono poste sotto la protezione di una divinità locale, che era venerata dai residenti e dai visitatori occasionali.
Gli scavi effettuati fin dal 1884 dimostrarono l’importanza del sito e rivelarono la sua grande importanza anche nell’età romana. Per molti decenni poi nessuno si interessò in maniera continuativa del sito, che dagli anni quaranta del Novecento fu offuscato dagli scavi del Magdalensberg e dal grande risalto che essi assunsero.
Un progetto Interreg cui hanno partecipato per il Friuli il comune di Forgaria del Friuli, per gli scavi di Castelraimondo, i comuni di Dellach e di Uttendorf per la Carinzia, ha permesso negli ultimi anni la ripresa degli scavi che hanno portato grandi novità sia per la parte protostorica che per quella romana e postromana. In particolare gli scavi del 2005 e 2006 hanno messo in luce gran parte di un edificio in cui vi è motivo fossero ospitati soldati romani là trasferiti per il controllo della zona e soprattutto della strada che collegava Iulium Carnicum con la parte occidentale della Carinzia e in particolar modo la città di Aguntum, presso Lienz.
Dai rinvenimenti precedenti si era già evidenziato la grande importanza del sito in epoca augustea, ma ora la datazione è precisata e risulta chiaro anche il motivo politico, in quanto la presenza militare va associata, con tutta probabilità, alla grande opera dis sottomissione delle popolazioni alpine effettuata da Augusto a partire dal 15 a. C. e ormai conclusa nel 13 (anno cui si riferiscono sia il trofeo di La Turbie sia l’Ara pacis a Roma).
In questa nuova ottica il presidio sulla Gurina appare posto contemporaneamente alla occupazione di Siscia, in precedenza Segesta, presso Zagabria, e dimostra l’ampiezza della politica estera – effettuata come era allora usuale con l’esercito – da parte dei Romani.
Al fine di presentare parte dei risultati degli scavi, condotti ultimamente dal dott. Peter Gamper e seguiti dal prof. Paul Gleirscher del Landesmuseum di Klagenfurt, che dimostrano l’intensità dei rapporti tra le aree al di qua e al di là delle Alpi anche in epoca romana, è stata inaugurata in Castello a Udine la mostra “Avventura dell’archeologia” 1500 anni sulla Gurina.
Fonte: "ArcheoMedia" - 06/09/2007
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