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16 novembre 2007

Roma. Ritrovamenti archeologici presso il casale "il Porro".

Si tratterebbe di un'anfora romana. Adesso il Cdq Infernetto spera di vincere la battaglia contro la demolizione del Casale

Sono stati ritrovati resti archeologici di età romana presso il casale "il Porro" all' Infernetto. A segnalarne la presenza gli stessi residenti.
Una buona notizia per il presidente del CdQ Infernetto, Andrea Schiavone, che, da tempo, porta avanti una battaglia  a nome dei cittadini dell’ Infernetto per salvare lo storico Casale dalla demolizione.
“Si tratta per adesso – dichiara Schiavone – di materiale ‘povero’, riconducibile a resti di un’anfora romana. Si distinguono chiaramente il fondo, un’ansa e l’orlo superiore. Purtroppo il ritrovamento, del tutto casuale, è avvenuto attraverso la rete di recinzione, dal lato di via Salorno, per cui non sappiamo se nell’area dissodata, di proprietà privata, sia emerso qualcos’altro.” Nei pressi del Casale non erano stati condotti sondaggi preliminari da parte della Soprintendenza Archeologica di Ostia, rivolti invece al terreno retrostante dove si costruiranno palazzine per l’edilizia residenziale pubblica (la 167). La nostra preoccupazione – prosegue Schiavone – è che in quest’area agricola, dove si stanno concentrando invece colate di cemento, si rischi di cancellare la memoria storica del quartiere. Abbiamo di fronte resti di un acquedotto romano, abbiamo questo bellissimo Casale degli anni ’30 e adesso abbiamo anche il ritrovamento di un’anfora. Eppure il Comune di Roma, qui all’Infernetto, sembra interessato solo a costruire”.
Le critiche del CdQ Infernetto sono anche rivolte ai lavori appena iniziati su via Salorno, strada privata e fuori perimetrazione, già oggetto di un esposto alla Ragioneria Generale. “Questi lavori – conclude Schiavone - non sono stati concordati con i residenti, così come quelli per l’illuminazione pubblica, né esiste alcun cartello lavori che ci spieghi cosa stiano facendo. Speriamo che almeno non compromettano la possibilità di indagare archeologicamente l’area prima di distruggere tutto quanto”.
La segnalazione dei ritrovamenti verrà inoltrata alla Soprintendenza. Il CdQ Infernetto, ha già assicurato che intensificherà gli studi d’archivio e i vecchi documenti per avere un quadro d’insieme di tutta l’area interessata. Sembra infatti che dalle Carte del Catasto Alessandrino sia segnalato nella stessa area, anche, un vecchio fontanile del XVII secolo, forse collegato con quello attuale e con la presenza di un acquedotto romano.

Fonte: "Abitarearoma.net" - 15/11/2007 - Autore: Alessia Maestà

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