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06 gennaio 2008

UDINE. Habitus. Identità e integrazione nell'arco alpino orientale nell'antichità

Fino al 1 maggio 2008

Le antiche culture in terra friulana sono documentate nella mostra attraverso l'esposizione di elementi del vestiario, fibule in particolare per dimostrare il succedersi, ma anche la compresenza, di etnie diverse.

A questo proposito il Friuli è un'area interessante, coinvolta fin dall'età del Ferro nella cosiddetta "koiné adriatica" con cui ha in comune, ad esempio, la fibula del tipo Certosa, così chiamata dalla località presso Bologna dove nel 1869 si rinvenne un'importante necropoli etrusca.

Con la fondazione di Aquileia (181 a.C.) si irradiò nella regione altoadriatica il sistema di vita romano, tra cui il modo di vestire. Ma nonostante l'adozione di fogge identiche a quelle di Roma, in tutta l'Italia settentrionale si continuò a fare uso di fibule (sorta di spille per fermare gli abiti), in disuso in gran parte della Penisola.

Anche nelle province del Norico e della Pannonia (in parte corrispondenti alle attuali Austria, Slovenia e Ungheria) le donne mantennero le tradizionali fibule, leggermente diverse da regione a regione, come vediamo nelle stele che le rappresentano fino a tutto il II sec. d.C.

A partire da Marco Aurelio (161-180), che soggiornò ad Aquileia per la guerra contro i Marcomanni, compare nella regione friulana anche il tipo di fibula in uso fra i soldati, molti dei quali venivano dalla Germania.

Info:

Castello di Udine, Museo Archeologico, fino al 1 maggio 2008, tel. 0432 271591

Fonte: "Archeologia viva" - 01/01/2008

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