ARCHEOBLOG

Giornale archeologico e culturale costantemente aggiornato con le ultime notizie e gli ultimi approfondimenti storico-archeologici



27 dicembre 2008

Orari apertura Musei e Aree Archeologiche statali nelle festività

Musei e aree archeologiche statali saranno aperti nel corso delle festività natalizie e per l’Epifania, con orari e giorni differenti consultabili on line sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, www.beniculturali.it.
Il 25 dicembre e il 1 gennaio, giorni di Natale e Capodanno, aperture straordinarie interesseranno molti siti culturali, in particolare in Campania, dove saranno visitabili gli Appartamenti Storici della Reggia di Caserta, il Museo Duca di Martina, il Parco della Villa Floridiana, il Museo di San Martino, il Museo e Galleria di Capodimonte, Castel Sant’Elmo, il Museo Pignatelli Cortes, Palazzo Reale, la Tomba di Virgilio, la Certosa di San Lorenzo, l’area archeologica di Paestum a Capaccio, il museo archeologico di Eboli, la villa romana di Minori, il parco archeologico di Eclano; in Calabria, dove il pubblico potrà ammirare la Pinacoteca di Palazzo Arnone a Cosenza, il Museo Statale di Mileto e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (aperto i giorni di Natale, Santo Stefano ed Epifania ma non il 1 gennaio); in Friuli Venezia Giulia, dove saranno accessibili il Parco e il Museo del Castello di Miramare a Trieste, il museo e l’area archeologica di Aquileia, il museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli (quest’ultimo aperto i giorni di Natale, Santo Stefano ed Epifania ma non il 1 gennaio); in Molise, dove si potranno visitare il Museo Sannitico di Campobasso, i Musei Archeologici di Isernia, Sepino e Venafro, così come l’area archeologica del Santuario Italico e del Teatro Sannitico.

Fonte: "Ufficio Stampa - MiBAC"
tel. 06.6723.2261 .2262

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Firenze. Memorie dal sottosuolo. Visite guidate a una Firenze inconsueta e sconosciuta

Era ormai da tempo che si sentiva l’esigenza di rendere finalmente pubbliche, e fruibili al pubblico, le scoperte archeologiche della Firenze romana. Uno per tutti, lo auspicava il compianto Riccardo Francovich sostenendo a gran voce che bisognava restituire l’antica Florentia ai suoi attuali cittadini, non svolgendo altro che quello che dovrebbe essere il compito primario dell’archeologia: oltre la ricerca, comunicare la scoperta.

Oggi un primo passo si sta compiendo nella direzione di rendere la Firenze romana accessibile a quanti sono intenzionati a conoscere l’aspetto della città antica. “Memorie dal sottosuolo”, una serie di visite guidate che si tengono ogni prima domenica del mese, da dicembre 2008 a giugno 2009, viene finalmente a colmare una lacuna, un vuoto nella conoscenza della storia della città.

Risultato: una Firenze così non si era mai vista. Una Firenze che per una volta non appare nella sua veste di culla del Rinascimento, ma che invece si presenta per come era alle origini: Florentia, colonia romana voluta da Cesare nel 59 a.C. ed effettivamente edificata tra il 30 e il 15 a.C. Di questa, che in età imperiale divenne una fiorente città, pochi conoscono le vicende, data l’importanza (anche mediatica) della sua fase rinascimentale.

Il primo di questi appuntamenti con Florentia, appuntamenti organizzati dall’Assessorato alla Cultura di Firenze in collaborazione con la Cooperativa Archeologia, si è svolto domenica 7 dicembre. I visitatori, cui è fornita bibliografia e materiale informativo utile per rielaborare con calma, per conto proprio, le informazioni che riceveranno, cominciano il loro percorso al museo storico-topografico “Firenze com’era” dove, dinanzi al plastico di Florentia, rappresentante la città sulla base delle scoperte archeologiche fatte nel corso del tempo, sono invitati a riconoscere e individuare i principali monumenti che saranno poi oggetto di visita virtuale e reale. Ecco che il museo diviene parte attiva della visita: non un mero contenitore di oggetti archeologici, ma punto di partenza per un viaggio nel tempo in cui quegli stessi oggetti archeologici trovano la loro contestualizzazione.

La visita prosegue nella città moderna, calcando le strade percorse ogni giorno dai turisti che visitano invece la Firenze rinascimentale. Si arriva in Piazza San Giovanni: qui mentre i turisti ammirano il Battistero e il Duomo di Santa Maria del Fiore, i visitatori di “Memorie dal sottosuolo” sono invitati a posizionare l’antico tracciato delle mura, la porta Contra Aquilonem e il cardine massimo che da essa partiva, e la bella domus il cui impluvium è conservato, insieme ad uno stipite della porta Contra Aquilonem, nel Cortile dei Florentini del Museo Archeologico di Firenze. Si scopre così che il centro della città rinascimentale coincide con la città romana e che nel corso del tempo gli assi viari principali si sono mantenuti pressoché inalterati. Si scopre quindi che l’ampia piazza della Repubblica un tempo era il Foro della città e che accanto al grosso arco che oggi la delimita sorgeva il Capitolium (di cui peraltro è rimasta traccia toponomastica nel nome della vicina Via del Campidoglio). Piazza della Signoria invece conserva al di sotto dell’attuale pavimentazione una spettacolare stratificazione archeologica completamente chiusa e sigillata e perciò tanto più preziosa. Gli scavi degli anni ’80 del Novecento hanno portato in luce un grande complesso termale e una fullonica dal carattere quasi industriale per le dimensioni che fa indurre la suggestiva ipotesi che già l’antica Florentia si distinguesse per la lavorazione dei tessuti.

Via del Proconsolo, dietro Palazzo Vecchio, nasconde nel manto stradale un indizio del passaggio delle mura al di sotto di essa: sull’asfalto è tracciata, proprio di fronte al museo del Bargello, l’impronta di una delle torri circolari che costellavano le mura: una traccia messa lì a disposizione di tutti ma che pochi in realtà notano o comprendono…ed ecco che la visita guidata serve ad interpretare e a leggere segni altrimenti incomprensibili o mai individuati.

Un’altra torre delle mura è a vista al di sotto di un pavimento in vetro all’interno di un palazzo che affaccia sempre su via del Proconsolo.

Di fronte, il ristorante “Le Murate” che occupa l’antica sede dell’Arte dei Giudici e Notai, sulle cui pareti si trovano, tra gli altri, i ritratti di Dante e Boccaccio, nasconde nel proprio piano interrato i resti di un edificio esterno alle mura del quale è rimasta una palificazione in legno perfettamente conservata.

Punto centrale e d’arrivo di tutta la visita, in questo viaggio nel tempo e in questo clima di scoperte, è la visita agli scavi tuttora in corso a Palazzo Vecchio, dove giorno dopo giorno emergono nuovi dati relativi al teatro romano, che qui sorgeva, alle sue fasi d’abbandono e di ripresa in età medievale, con la costruzione di edifici e di una strada, fino all’edificazione di Palazzo Vecchio che ha obliterato per sempre (o quasi) tutto quanto. Qui si può toccare con mano la complessa stratificazione dell’area di una città che ha avuto un’ininterrotta frequentazione dall’età romana ai giorni nostri. Non solo, ma qui il visitatore viene a contatto con quello che è nella realtà di tutti i giorni un cantiere archeologico in corso, e può così rendersi conto di cosa voglia dire fare il mestiere dell’archeologo.

Vero percorso di scoperta, “Memorie dal sottosuolo” riesce nell’intento di rendere finalmente consapevoli i fiorentini della loro storia più antica. Chi conclude la visita ha la sensazione di essere venuto a parte di un segreto che pochi conoscono. L’obiettivo è però quello di rendere quanto più possibile pubbliche le scoperte, perché la conoscenza del proprio passato deve essere alla portata di tutti.

Finalmente si comincia a parlare di fruizione, musealizzazione e valorizzazione delle scoperte archeologiche fatte negli ultimi 20 anni e tuttora in corso. Un patrimonio, quello archeologico di Firenze, che finalmente comincia a destare interesse in una città in cui, dal punto di vista della valorizzazione dei Beni Culturali, conta soprattutto il Rinascimento.

Informazioni:

MEMORIE DAL SOTTOSUOLO. Visite guidate a una Firenze inconsueta e sconosciuta. Visite guidate la prima domenica di ogni mese:

4 gennaio 2009 – 1 febbraio 2009 – 1 marzo 2009 – 5 aprile 2009 – 3 maggio 2009 – 7 giugno 2009

Orari: 10-11.30; 11-12.30; 12-13.30

Costo del biglietto: 7 euro

Prenotazioni presso il Museo dei Ragazzi di Firenze:

tel. 055 2768224, 055 2768558 – www.comune.firenze.it

Autore: Marina Lo Blundo

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12 dicembre 2008

Monte Porzio Catone. "Monumenta Tusculana. Il Torrione di Micara e altre tombe monumentali"

 

Mostra Documentaria

Sulla scia del grande successo di pubblico ottenuto lo scorso 25 ottobre in occasione del convegno di studi “MONUMENTA”, al quale hanno partecipato insigni studiosi del settore, l’archeologia torna ad essere protagonista nei Castelli Romani.  Il Polo Museale di Monte Porzio Catone offre ancora una volta un’iniziativa di qualità in occasione delle festività natalizie e dell’anniversario del Museo della Città, presentando una mostra documentaria dal titolo “MONUMENTA TUSCULANA. Il Torrione di Micara e altre tombe monumentali”. L’iniziativa, curata dal direttore del Polo Museale, Dott. Massimiliano Valenti, pone in evidenza alcuni dei più significativi sepolcri di età romana presenti nell’antico territorio di Tusculum. In particolare sono mostrati per la prima volta al pubblico gli stupendi rilievi grafici del Torrione di Micara (nel quale va forse riconosciuto il sepolcro di Lucullo) realizzati dall’architetto Riccardo Petracchi, il plastico scomponibile della cosiddetta Casaccia, realizzato dal Prof. Arch. Diego Maestri (Università degli Studi di Roma 3) e dal Prof. Arch. Rodolfo Strollo (Università degli Studi di Tor Vergata), e altri pannelli documentari inerenti il cosiddetto Cappello del Prete (a cura della Dott.ssa Laura Lopopolo e del Dott. Andrea Pancotti), il Sepolcro di Celio Viniciano e quello tradizionalmente attribuito a Metilio Regolo, questi ultimi realizzati grazie a uno specifico progetto di collaborazione attuato grazie alla sensibilità della preside Prof.ssa Nadia Petrucci, dagli studenti afferenti al  Liceo Classico “Cicerone” di Frascati (coordinati dalla Prof.ssa Maria Barbara Guerrieri Borsoi) e al Liceo Scientifico “Touschek” di Grottafearrata (coordinati dal Prof. Aldo Meccariello).

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Informazioni

MONUMENTA TUSCULANA
Il Torrione di Micara e altre tombe monumentali

a cura di Massimiliano Valenti

7 dicembre 2008 – 6 gennaio 2009

Orario Mostra: Venerdì, Sabato, Domenica 9.00/13.00  15.00/19.00

Monte Porzio Catone – Museo della Città

Per Informazioni Tel. 06.94341031 – Cel. 331/5811061

e-mail: segreteria@pcr.it, musei@comune.monteporziocatone.rm.it

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02 dicembre 2008

Torino. Apre il MAO. L'arte ha nuovi orienti

                                COMUNICATO STAMPA

 MAO


 

 

La nascita del Museo d’Arte Orientale di Torino in anteprima sulla rete                                                                                            Tutti a sbirciare dalla finestra del web il dietro le quinte di una grande apertura

 

Il prossimo 5 dicembre a Torino apre il MAO, mentre è già partito un innovativo progetto – ancora inusuale per un’istituzione museale – di comunicazione sul web 2.0.
Un  museo nuovo con collezioni inedite, un patrimonio di oltre 1500 opere, un interessante intervento architettonico presso Palazzo Mazzonis - sede del museo nel cuore del quadrilatero romano - un’apertura attesa da tutta la città, e non solo.
Se il conto alla rovescia è già partito, e il pubblico dovrà aspettare ancora 8 giorni per soddisfare la curiosità di visitare le cinque sezioni in cui è scandito il percorso espositivo che conduce in un affascinante viaggio - alla scoperta di suggestive testimonianze dell’arte cinese, giapponese, himalayana, islamica e dell’asia meridionale - è invece già possibile accedere, in anteprima solo sul web, al dietro le quinte della sua apertura.
Infatti alcuni dei siti e social network tra i più conosciuti e cliccati del Paese - facebook, you tube, flickr e mogulus - sono costantemente aggiornati e implementati, grazie al supporto tecnico di Bellissimo srl, con immagini “rubate” durante l’allestimento, video di presentazione delle collezioni e interviste di approfondimento a curatori, tecnici e personaggi illustri e non, mentre sono state costruite pagine dedicate che permettono anche di diventare fan del nuovo museo.

E’ infatti salita anche in Italia la febbre del social networking (facebook nell’ultimo anno in Italia ha aumentato i contatti unici del 916%, con un 135% in più di iscrizioni) e anche le persone più inaspettate trascorrono parte del loro tempo ad aggiornare il proprio profilo, a commentare quello degli altri e a condividere interessi e opinioni, usando il web come luogo di aggregazione sociale.
Un cambiamento così importante non poteva non essere tenuto in considerazione dagli esperti in comunicazione: e anche il MAO ha deciso di sfruttare, con lungimiranza, questi strumenti dalle potenzialità amplissime per migliorare la qualità della comunicazione con il proprio pubblico.

Grazie alla rete, il MAO – museo promosso dal Comune di Torino in collaborazione con la Regione Piemonte, realizzato dalla Fondazione Torino Musei grazie al contributo della Compagnia di San Paolo – può infatti diffondere in maniera immediata informazioni e aggiornamenti su tutte le attività e gli eventi del Museo interagire con i propri utenti che hanno la possibilità di commentare in diretta le news, condividere i contenuti – foto e video – e aprire anche “tavoli di discussione” su argomenti attinenti. Ma le sorprese non sono finite.
Infatti  oltre a sfogliare le foto dei momenti salienti di questi ultimi giorni di preparativi in flickr, vedere video e interviste in you tube e mogulus il pubblico scoprirà, di giorno in giorno, nuovi contenuti e inaspettate novità.
Ultime, in ordine di tempo, le interviste on line al giovane scrittore torinese, vincitore del Premio Strega, Paolo Giordano che dichiara la sua curiosità soprattutto per le collezioni giapponesi, al cantautore Luca Morino, all'artista torinese Daniele Galliano e ai registi e sceneggiatori Gianluca e Massimo De Serio.

Rimanere in linea è quindi la parola d’ordine.
Aprire le porte virtuali del MAO, aspettando che, il prossimo 5 dicembre,
si apra davvero il portone di Palazzo Mazzonis.


Uffici stampa
Villaggio Globale International
Antonella Lacchin – Rachele Gibin
041 5904893 – 335 7186874
a.lacchin@villaggioglobale.191.it
Fondazione Torino Musei
Daniela Matteu
0114429523                                                                                   daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it

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