ARCHEOBLOG

Giornale archeologico e culturale costantemente aggiornato con le ultime notizie e gli ultimi approfondimenti storico-archeologici



25 settembre 2008

Gambolò (Pv). Cinema di Archeologia - Festival Internazionale "Città di Gambolò"

Nei prossimi giorni 26 e 27 settembre, a Gambolò (Pv), presso il Museo Archeologico Lomellino, si svolge il Festival internazionale "Città di Gambolò". Il programma, realizzato dall'Associazione Archeologica Lomellina con la collaborazione di Archeologia Viva, prevede proiezioni pomeridiane e serali (con buffet nell'intervallo offerto dagli organizzatori) di documentari archeologici selezionati dalla Rassegna del Cinema Archeologico/Museo Civico di Rovereto.

Info: 0381.938256

www.archeologiaviva.it

programma_gambolò

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21 settembre 2008

Roma. Incontri tra culture: XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica

Si svolgerà a Roma dal 22 al 26 settembre nella prestigiosa sede del Palazzo della FAO il XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica ed avrà come tema specifico gli “Incontri tra Culture nel Mondo Mediterraneo Antico”, un’opportunità unica per coloro che operano nel settore dello studio, della conservazione e della gestione del patrimonio culturale, storico e archeologico, nazionale ed estero, per entrare in contatto con l’intera comunità scientifica internazionale. logocongresso copia

Questa edizione cade esattamente nel 50° anniversario del I Congresso organizzato dall’AIAC, a Roma, nel 1958. Da allora i Congressi dell’AIAC hanno costituito un’opportunità imprescindibile di confronto e di scambio di idee ed opinioni per i classicisti provenienti da tutto il mondo, indipendentemente dalle ideologie politiche, dal credo religioso, dalle diversità sociali e culturali.

In questi cinquanta anni, il Congresso è stato ospitato in alcuni tra i maggiori centri del Nord Europa, del bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente e del Nord America, presentando in ciascuna edizione temi di ricerca ed argomenti specifici. Questa edizione di Roma del Congresso sarà organizzata intorno a sei gruppi tematici principali: Il mondo punico ed i suoi vicini; Scambi nel Mediterraneo antico; Elleni e non Elleni; Arte, linguaggio e religione; Italia: culture in contatto; Incontri tra Oriente e Occidente.

Le culture materiali dell’antico Mediterraneo espresse da manufatti e resti strutturali, insediamenti e paesaggi, mostrano quale sia stato l’impatto della fitta rete di scambi, largamente favoriti dalla presenza del Mar Mediterraneo ed estesi anche alle aree limitrofe. Lo scambio culturale può assumere svariate forme: lo scambio di manufatti e di materiali, la circolazione di idee e di credenze, la diffusione di tecniche, stili e tecnologie, movimenti di popoli in forma di migrazioni, colonizzazioni, riduzioni in schiavitù. Per mezzo di tali scambi e contatti, l’identità può essere definita o ridefinita, imposta o contestata. Questo insieme di tematiche archeologiche tocca numerose questioni importanti tuttora aperte nel Mediterraneo a noi contemporaneo e nel mondo moderno e va a coincidere con la proclamazione da parte dell’Unione Europea del 2008 come “Anno Europeo del Dialogo Interculturale”.

Esattamente dopo 50 anni, quindi, questo incontro internazionale si terrà nuovamente a Roma ed ospiterà ben 65 sessioni parallele che avranno luogo nei 5 giorni di lavori congressuali. Sono poi previste sessioni plenarie il primo e l’ultimo giorno di congresso, un’imperdibile occasione per assistere agli interventi di studiosi di fama mondiale quali Susan Walker, Paul Zanker e Margareta Steinby, Andrea Carandini, Giovanni Colonna, Eugenio La Rocca, Peter Wiseman, Emilio Rodriguez Almeida, Clementina Panella, Mario Torelli, Pierre Gros, Irad Malkin, François de Polignac, Susan Alcock, Fausto Zevi, Filippo Coarelli.

La scelta della sede congressuale non sarebbe potuta essere più indicata: il Palazzo della FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) è situato esattamente di fronte al Circo Massimo ed a fianco delle Terme di Caracalla.

Il programma del XVII Congresso di Archeologia Classica è disponibile sul sito internet dell’AIAC: www.aiac.org, cui è possibile collegarsi per avere tutte le informazioni inerenti l’organizzazione.

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Almalinda Giacummo

Addetto stampa AIAC Congress 2008

press.aiaccongress2008@gmail.com

AIAC Congress 2008 Committee
International Association for Classical Archaeology
Via degli Astalli, 4
00186, Rome
ITALY
+39 06 6798 798
+39 06 4554 0976
www.aiac.org

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13 settembre 2008

"Il mondo rurale etrusco". Manifestazione dal 18 al 21 settembre

Dal 18 al 21 settembre i comuni di Manciano, Pitigliano, Scansano e Sorano (Gr) ospitano la manifestazione "Il mondo rurale etrusco". L'evento, che prevede incontri visite e degustazioni, si apre con un convegno a Scansano (Fortezza Orsini) nei giorni 19 e 20: introduce il prof. Giovannangelo Camporeale con "L'agricoltura degli Etruschi" e conclude il prof. Adriano Maggiani con "Agricoltura ed estrusca disciplina". L'iniziativa è della Commissione Attività Culturali e Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Toscana in collaborazione con Archeologia Viva.

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1° giornata del Convegno
venerdì 19 settembre / ore 16.30

Coordina
Stefania Fuscagni
Vicepresidente Commissione Attività Culturali e Turismo
Apertura convegno
Paolo Cocchi
Assessore alla Cultura Giunta Regione Toscana
Fulvia Lo Schiavo
Soprintendente per i Beni archeologici della Toscana
Augusto Brozzi
Presidente Comunità Montana Colline del Fiora
Rossano Galli
Sindaco di Manciano
Dino Seccarecci
Sindaco di Pitigliano
Marzio Flavio Morini
Sindaco di Scansano
Pierandrea Vanni
Sindaco di Sorano
Presentazione convegno
Ambra Giorgi
Presidente Commissione Attività Culturali e Turismo
Introduzione
“L’agricoltura degli Etruschi”
Giovannangelo Camporeale
Università di Firenze
Relazione
“L’occupazione dello spazio agrario in Etruria: vici e fattorie”
Giulio Paolucci
Museo Archeologico delle Acque di Chianciano Terme

2° giornata del Convegno
sabato 20 settembre / ore 9.30

Coordina
Aldo Manetti
Presidente Commissione Agricoltura
Apertura del convegno
Cinzia Tacconi
Assessore Cultura Provincia di Grosseto
Maria Grazia Mammuccini
Amministratore Agenzia regionale per lo sviluppo
e l’innovazione in agricoltura
Relazioni
“Gli Etruschi, i cereali, la vite e l’olivo”
Giuseppina Carlotta Cianferoni
Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana
“L’agricoltura della Maremma in età romana”
Maria Grazia Celuzza
Museo Archeologico di Grosseto
“Eredità del mondo rurale etrusco
nell’agricoltura della Maremma”
Paolo Giulierini
Museo dell’Accademia etrusca e della Città di Cortona
“Progetto Vinum-Progetto Eleiva, alle origini
del patrimonio viticolo ed olivicolo toscano”
Gabriella Barbieri
Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana
Paola Rendini
Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana
Andrea Ciacci
Università di Siena
Andrea Zifferero
Università di Siena
“Agricoltura ed etrusca disciplina”
Adriano Maggiani
Università di Venezia

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Clicca sulle immagini per visualizzare il programma della manifestazione

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Informazioni: 0564.617111 (APT Pitigliano)
www.archeologiaviva.it

Segreteria scientifica e organizzativa:
Consiglio Regione Toscana
Commissione Attività culturali e Turismo
055.2387.924 - 269 - 464
s.fantini@consiglio.regione.toscana.it
r.casini@consiglio.regione.toscana.it
d.villani@consiglio.regione.toscana.it

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11 settembre 2008

Cucuteni-Trypillya. Una grande civiltà dell'antica Europa

Martedì 16 settembre 2008 alle ore 11,30                              Sala Studio Rotale - Palazzo della Cancelleria                             Roma, Piazza della Cancelleria

Si presenta in anteprima mondiale a Roma, a Palazzo della Cancelleria, la mostra dedicata ad una magnifica e antica civiltà d'Europa: i Cucuteni -Trypillya, una delle prime e importanti manifestazioni della civiltà del Vecchio Continente. L'eccezionale rassegna vede per la prima volta la collaborazione in campo storico e culturale fra Romania ed Ucraina, con uno speciale contributo della Repubblica di Moldavia. La stretta collaborazione tra gli esperti dei musei dei tre paesi confinanti si risolve in un progetto espositivo unitario che illustrerà al pubblico lo splendore ed il mistero dell'antica civiltà neolitica.  

Composta da oltre 450 reperti, fra i più significativi finora emersi dagli scavi e provenienti dai musei e dalle collezioni private più importanti dei tre paesi, la mostra Cucuteni-Trypillya: una grande civiltà dell'antica europa verrà presentata con uno speciale allestimento che proporrà diverse visioni delle proto-città ricostruite dagli archeologi. Gli studi finora condotti confermano che fra gli aspetti più importanti raggiunti da questa civiltà si può verosimilmente parlare di uno stadio proto-urbano: una condizione certamente significativa per una civiltà le cui prime testimonianze risalgono al V millennio a.C.

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L'importante rassegna è promossa dall'Ambasciata d'Ucraina presso la Santa Sede; dal Ministero della Cultura e degli Affari Religiosi di Romania; dal Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Moldavia; dal Ministero della Cultura e del Turismo d'Ucraina.

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CUCUTENI - TRYPILLYA

Considerata la prima grande civiltà d'Europa, quella di Cucuteni-Trypillya è emersa e si è sviluppata nelle regioni che oggi fanno parte di tre differenti stati: Romania, Ucraina e Repubblica di Moldavia. Gli scavi, iniziati alla fine dell'800 e da allora mai interrotti, hanno restituito al patrimonio culturale universale una civiltà caratterizzata da una forte originalità e da un livello di progresso sorprendente per quell'epoca.

Il nome di questa civiltà è stato stabilito in modo convenzionale dagli archeologi in base ai nomi dei villaggi Cucuteni in Romania, vicino a Iasi, e Trypillya in Ucraina, vicino a Kiev, dove, alla fine del XIX secolo sono state rinvenute per la prima volta ceramiche dipinte e statuette di terracotta, categorie di oggetti divenuti simbolo di quest'antica popolazione. A più di cento anni dalla loro scoperta questi siti archeologici sono entrati nella letteratura scientifica di tutto il mondo. Siamo di fronte ad una civiltà estesa su circa 350.000 km quadrati con insediamenti di varie dimensioni, proto-città che si sviluppavano su centinaia di ettari, elaborate fortificazioni, abitazioni che variavano da capanne interrate a costruzioni fino a due piani, oggetti in ceramica la cui utilità si abbina in modo armonioso all'aspetto estetico, una religione affascinante le cui tracce sono marcate fra idoli e oggetti cultuali dall'incredibile simbolismo, oggetti rituali la cui funzionalità è ancora in fase di interpretazione.

Per quello che riguarda l'Europa dell'Est vi era un'opinione secondo cui, in quest'area, nell'epoca preistorica i contributi allo sviluppo della civiltà furono pochi. Contrariamente, grazie agli scavi dal 1884 in Romania e dal 1893 in Ucraina, furono portati alla luce i primi segni delle civiltà che progressivamente hanno modificato l'idea che gli storici avevano, fino a quel momento, del progresso della civiltà in Europa. Un gruppo di intellettuali di Iasi (Theodor Burada, Nicolae Beldiceanu, Grigore Butsureanu e George Diamandi), effettuando gli scavi su Dealul Cetatuia, nel villaggio Cucuteni, scoprirono belle ceramiche dipinte e numerose statuette di terracotta, raffiguranti uomini e animali. La comunicazione dei risultati ad un congresso internazionale, svoltosi a Parigi nel 1889, introdusse nel circuito scientifico europeo i dati necessari per l'avvio allo studio di queste antica civiltà.

Fin dall'inizio del XX secolo si determina un collegamento fra le scoperte portate alla luce in Romania ed in Ucraina; la forma è quella di un'unica grande civiltà, Cucuteni-Trypillya, pur se, nei due paesi, furono mantenuti nomi differenziati. La moltitudine delle scoperte riferibili a Cucuteni-Trypillya, dall'est della Transilvania fino al fiume Dnipro e dal nord-est di Muntenia fino al sud della Polonia, hanno dimostrato l'unità di questa grande civiltà con luoghi estesi e ricchi, con edificazioni e oggetti di un senso estetico del tutto peculiare.

Gli scavi archeologici provarono l'eccellente grado raggiunto dalla popolazione nell'agricoltura, confermarono come non solo vi erano solo villaggi comuni, ma anche centri abitati di dimensioni davvero impressionanti con superfici che variavano dai 150 fino ai 450 ettari. Non si trattava, chiaramente, di singole abitazioni anche se molto grandi, ma di vere e proprie città preistoriche. In particolare l'insediamento del bacino del  Bugo Meridionale mostrava strutture urbane con abitazioni poste in cerchi concentrici oppure disposte in linee parallele o gruppi, tese a formare piazze e luoghi destinati ad attività pubbliche o comunitarie. Alcune abitazioni erano molto grandi, da 300 a 600 metri di lunghezza, composte da molte stanze. I muri ed il soffitto erano decorati con disegni neri e rossi. I letti e altri arredamenti d'interni erano decorati con disegni complicati realizzati con colori brillanti.

Le occupazioni di base della popolazione di Cucuteni-Trypillya erano l'agricoltura e l'allevamento di suini, ovini e bovini; verosimilmente addomesticavano i cavalli. Gli specialisti di paleo-botanica hanno dimostrato l'esistenza di certi tipi di grano, orzo, cereali, legumi, viti, ciliegi e prugni. La loro agricoltura era avanzata per quei tempi, usavano, infatti, aratri a trazione animale. 

La popolazione di Cucuteni-Trypillya usava dei forni per cuocere la ceramica. Nel villaggio di Vesely Kut (letteralmente tradotto: angolo allegro) furono trovati resti di sofisticati forni. Ad Ariusd nel sud-est della Transilvania sono stati ritrovati forni evoluti, composti da due camere separate che permettevano di ottenere alte temperature per la cottura in profondità degli oggetti di ceramica. I vasi erano di diversi tipi e stili, decorati in almeno 20 diversi modi. Nell'insediamento di Nebelivka, vicino a Maydanetsky in Ucraina, gli archeologi portarono alla luce quello che potrebbe essere considerato il più antico set di ceramiche dell'Est Europa, con piatti, ciotole e coppe riportanti lo stesso decoro. La ceramica di qualità era opera di alcuni maestri specializzati e costituiva uno dei beni di prestigio utilizzato negli scambi commerciali intercomunitari.

I metallurgici della civiltà Cucuteni-Trypillya conoscevano diversi metodi di lavorazione del rame, e perfino i metodi per ottenere le leghe metalliche, compresi rame e argento. In proporzione inferiore lavoravano anche l'oro con cui realizzavano gioielli di prestigio. Gli oggetti di metallo erano accumulati quali tesori (come quelli scoperti a Ariusd, Habasesti, Brad, Carbuna, Horodnica). Il tesoro di Ariusd (Romania) conteneva ben 1.992 oggetti di rame, il tesoro di Carbuna (Repubblica di Moldavia) 444 oggetti di metallo, mentre i tesori di Ariusd e Brad  (Romania) contenevano anche oggetti in oro.

Gli insediamenti di Cucuteni-Trypillya (oggi denominati "piccole fortezze" per via della posizione dominante) mostrano sistemi di fortificazione che consistono in fossati,  terrapieni e palizzate.

Nell'ultima fase di sviluppo della civiltà Trypilliana, le città di tipo proto-urbano dell'area est (Trypillia) estendevano le fortificazioni fino a tutto il perimetro dell'abitato, innalzando, talvolta, anche muri di pietra. Queste fortificazioni avevano lo scopo di difendere gli insediamenti e le ricchezze dagli attacchi delle comunità vicine e dalle tribù nomadi infiltrate nell?area attraverso le regioni delle steppe.

La loro religione e i loro culti trattavano in tutta evidenza argomenti quali la cosmogonia e l'aldilà. Tra i culti più sviluppati vi è il culto per la Madre Terra (che assicurava fecondità e fertilità), per il Toro Celeste e per il Fuoco (come attributo celeste). Gli artefatti trovati negli scavi archeologici suggeriscono l'esistenza di scambi commerciali con le altre tribù del centro e sud-est Europa, ma anche con quelle delle aree di steppa, del Caucaso e dell'Asia centrale.

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Ufficio Stampa: Ku.Ra, Rosi Fontana

Tel. +390509711343 ? fax +390509711317

Email: info@rosifontana.it web: www.rosifontana.it

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06 settembre 2008

Breve resoconto della campagna di scavo condotta a Bibbiena (AR)

Dal 20 luglio al 17 agosto gli archeologi dell'Archeodomani s.a.s. hanno realizzato, grazie alla collaborazione ed alla disponibilità della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, una Campagna di Ricerca Archeologica in Casentino, precisamente nel comune di Bibbiena (Arezzo). Gli scavi hanno riguardato una delle più importanti realtà archeologiche del Casentino: il complesso termale del Domo. Il sito, individuato negli anni Ottanta nel corso di alcune campagne di ricognizione promosse dal locale Gruppo Archeologico, è stato oggetto di una prima serie di indagini tra il 1987 ed il 1989. Nel corso di queste prime ricerche vennero portati alla luce i resti di un complesso di ambienti riferibili all impianto termale di una villa romana.
La Campagna di Ricerca Archeologica, coordinata dal dott. Lorenzo Dell' Aquila, si è articolata in due turni di due settimane a cui hanno preso parte, oltre a studenti universitari di Archeologia, Architettura, Conservazione dei Beni Culturali e Fisica provenienti dalle università di Bologna, Milano, Firenze, Roma, Napoli e Brindisi, anche numerosi professionisti del settore interessati ad acquisire o perfezionare le moderne metodologie di scavo e documentazione archeologica. I lavori, ripresi dopo oltre 20 anni, sono stati diretti dal dott. Alfredo Guarino, Direttore Scientifico della campagna, ed hanno visto le oltre trenta persone che vi hanno partecipato, ampliare lo scavo concentrandosi nella zona delle piccole terme, tre ambienti contigui con una suggestiva pavimentazione in cocciopesto. Le murature hanno evidenziato una serie di ricostruzioni e di cambiamenti di funzione degli ambienti che hanno fatto ipotizzare un lungo arco di vita e sviluppo del sito. Nell area antistante è stato portato alla luce un imponente acciottolato, una strada che costeggiava i diversi ambienti.

Per qualsiasi ulteriore informazione potete contattare "Archeodomani s.a.s." all'indirizzo e-mail: archeodomani@gmail.com

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01 settembre 2008

Cortona (Ar). Capolavori etruschi dall'Ermitage

A Cortona dal 7 settembre due importanti eventi:
I Grandi Musei a Cortona
CAPOLAVORI ETRUSCHI DALL’ERMITAGE
7 settembre 2008 – 11 gennaio 2009

Apertura nuove sale espositive
IL MAEC A CORTONA RADDOPPIA
dal 7 settembre 2008
Vernissage per la stampa

Sabato 6 settembre ore 11.30
Centro Congressi Sant Agostino, Via Guelfa 40

Dopo la straordinaria apertura del MAEC nell’autunno del 2005 Cortona rafforza ulteriormente la sua offerta e la sua centralità in campo archeologico.
Dal prossimo 7 settembre aprono altre sei nuove sale espositive del bellissimo Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, ove saranno esposti al pubblico, per la prima volta, anche i reperti restaurati finora rinvenuti nella necropoli etrusca del Sodo: sorprendente ed eccezionale scoperta avvenuta nel 2005 nell’ambito del Parco Archeologico di Cortona, che comprende affascinanti siti in area urbana e extraurbana, tra ulivi e vigneti, e che - pur visitabile dal pubblico - è continuo oggetto di scavi e indagini.
Nell’occasione Cortona ospita anche l’omaggio di un grande museo internazionale come l’Ermitage di San Pietroburgo, che esporrà nella storica sede di Palazzo Casali un’importante selezione della sua ricca collezione etrusca, con alcuni assoluti capolavori che tornano in Italia per la prima volta.
In particolare,
tra i bellissimi vasi etruschi, le ceramiche e i bronzi, segnaliamo l’assoluto unicum dell’urna-scultura con giovane disteso, appartenuta alla collezione Campana e portata in Russia a metà Ottocento, unico caso di un sarcofago di questa tipologia realizzato in bronzo e non in pietra.

Una città che fonde storia e ambiente unici, una tradizione di erudizione e ricerca a livello internazionale, un territorio che continua a restituire sorprendenti testimonianze dell’affascinante civiltà etrusca e dei successivi insediamenti romani, e poi la grande sfida della ricerca – fatta di scavi, indagini e collaborazioni scientifiche – e l’impegno recente per il restauro, la tutela e laconservazione di reperti e materiali; infine la politica di valorizzazione e di fruizione di un patrimonio culturale che appartiene alla collettività e che costituisce anche un potenziale valore per l’economie lo sviluppo territoriale, con un Museo che è un unicum nel suo genere, un Parco Archeologico che ingloba ormai circa 20 siti e le grandi mostre:
Cortona è tutto questo.

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E’ possibile scaricare l’intera cartella stampa e immagini ad alta definizione collegandosi al sito www.villaggioglobaleinternational.it – sala stampa – eventi in preparazione

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Uffici stampa

Villaggio Globale International   
Antonella Lacchin – Rachele Gibin
a.lacchin@villaggioglobale.191.it
041 5904893 – 335 7185874
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Andrea Laurenzi
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0575 637214

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