ARCHEOBLOG

Giornale archeologico e culturale costantemente aggiornato con le ultime notizie e gli ultimi approfondimenti storico-archeologici



30 novembre 2007

VERONA. III Conferenza Nazionale dei Musei d'Italia. Per un nuovo modello di gestione dei beni culturali in italia

3 e 4 dicembre 2007

Verona - Palazzo della Gran Guardia - Piazza Brà - 3-4 dicembre 2007

Il tema della terza Conferenza Nazionale dei Musei d’Italia verterà sul rapporto tra i professionisti che quotidianamente operano all’interno dei musei e il mondo del volontariato, nella consapevolezza, sempre più diffusa, che soltanto un profondo mutamento del modello di gestione attuale del sistema museale nazionale - in grado di puntare con decisione sulla “partecipazione” della società civile – possa dare un futuro alle nostre prestigiose istituzioni, così come peraltro sembra desumibile dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Tema quindi cruciale e strategico che verrà affrontato ai massimi livelli, grazie alla presenza delle massime autorità in materia museologica italiane, ad alcune qualificati presenze straniere ma anche e soprattutto dai rappresentanti delle principali associazioni attive nel volontariato culturale, con le quali è in corso un serrato confronto per la stesura di un documento conclusivo della Conferenza in grado di porre ai decisori le questioni più rilevanti in materia e il punto di vista condiviso di professionisti e volontari dei beni culturali.

I destinatari: Il Convegno è rivolto a tutti i professionisti museali, alle associazioni di volontariato e ai singoli volontari attivi nel settore dei beni culturali, ai rappresentati degli enti proprietari di musei e alle istituzioni preposte alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Info:
Segreteria nazionale - Tel. 02 4695693
Fondazione Mazzotti - e-mail: veneto@icom-italia.org
website: www.fondazionemazzotti.org

info@icom-italia.org http://www.icom-italia.org

Etichette:

28 novembre 2007

Trovato a Modena un tratto dell'antica consolare e parte di una necropoli romana di 2000 anni fa

Sull'antica Via Aemilia i solchi, chiarissimi, delle ruote dei carri. Ai lati della strada gli ampi marciapiedi e i fossati. E ancora più all'esterno, i resti di una vasta necropoli, con tombe monumentali e a incinerazione. Il tutto coperto da uno spesso strato di argilla e limi, un manto alluvionale che ha protetto per secoli questo ennesimo "regalo" della romana Mutina, donandocelo oggi, intatto. Questo è quanto è emerso durante i lavori per la realizzazione del sottopasso della via Emilia, all'incrocio con la tangenziale Pasternak. Perfettamente conservata la massicciata in ghiaia della più importante arteria stradale di età romana dell'Emilia-Romagna, l'antica consolare fatta costruire nel 187 a.C. da Marco Emilio Lepido per collegare le colonie di Rimini e Piacenza. La strada si trova esattamente sotto l'attuale via Emilia, a 4 metri di profondità. È larga 12 metri e mostra evidenti i solchi lasciati sulla massicciata dalle ruote dei carri; è fiancheggiata da due marciapiedi -ciascuno largo quattro metri- delimitati, verso la campagna, da fossati altrettanto ampi. In tutto 28 metri, una larghezza davvero considerevole. Sulla massicciata sono state trovate monete di età tardoantica, segno che la strada era ancora in uso nel IV-V sec. d.C. prima che le alluvioni la coprissero all'inizio del Medioevo.
Ai lati dell'imponente infrastruttura sono stati trovati due recinti funerari pertinenti ad una necropoli databile tra la fine dell'età repubblicana e il I secolo d.C. Sono state scavate diverse tombe ad incinerazione con elementi di corredo, una delle quali composta da un cinerario lapideo di forma cubica sormontato da un coperchio piramidale. Sono invece riferibili ad una tomba ad edicola i resti di elementi lapidei costituiti da un capitello corinzio di forma quadrangolare, cornici, frammenti di colonne scanalate ed un blocco a forma di cinerario. Sul piano di calpestio della necropoli sono stati recuperati svariati oggetti -tra cui una lucerna configurata con una testa virile- utilizzati per i rituali in onore dei defunti; da rilevare anche la presenza di resti di letti funerari in osso o avorio.
I due recinti funerari, di forma quadrangolare, appartengono ad una più vasta necropoli orientale che si sviluppò per chilometri lungo la via Emilia, dal perimetro della città romana di Mutina fino a Fossalta.
Per quanto notevole, comunque, anche questo ritrovamento non è una sorpresa. La fascia di terreno ai lati della via Emilia è potenzialmente ricca di testimonianze archeologiche, come hanno confermato tutti gli scavi effettuati finora. Le necropoli romane si distribuivano lungo le strade consolari e gli archeologi sanno che qualsiasi scavo nei pressi della via Emilia può intercettare sepolture, come è successo appena due mesi fa all'altezza del sottopasso della ferrovia Modena-Sassuolo.
Per questo lo scavo, effettuato in un'area sottoposta a vincolo di controllo archeologico preventivo nel PRG di Modena e finanziato dal Comune, è stato controllato fin dall'inizio dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, sotto la direzione scientifica del Soprintendente Luigi Malnati e dell'archeologo Donato Labate; i lavori di scavo sono stati condotti sul campo dalle ditte Archeosistemi di Reggio Emilia e Archeologia di Firenze.
In questa fase delle indagini ogni commento è prematuro e solo a scavo concluso gli archeologi faranno le opportune valutazioni. Nel frattempo gran parte dei materiali rinvenuti sono stati trasportati nei depositi del Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena per i primi interventi di restauro.

Per informazioni scientifiche: Donato Labate (donato.labate@beniculturali.it)

Fonte: Ufficio  Stampa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna

Etichette:

25 novembre 2007

Venezia. XI Salone dei Beni e delle Attività Culturali e Restaura. III Salone del restauro dei beni culturali

Il XI Salone dei Beni e delle Attività Culturali, che si terrà dal 29 novembre al 1 dicembre 2007 nell’ormai tradizionale sede della Venezia Terminal Passeggeri, a due passi dal centro storico della Città.

Inizia con questa edizione un nuovo decennio di vita della manifestazione, che si proporrà ad espositori e visitatori rinforzando la sua mission di valorizzazione dei Beni culturali e focalizzando al contempo l’attenzione su alcuni aspetti strategici – il turismo culturale e i servizi ai beni culturali - in un contesto che esce dai confini nazionali per aprirsi sempre più all’Europa. Grande attenzione sarà riposta anche alle Attività Culturali –eventi, mostre, festival, rassegne, ecc. – che rappresentano oggi una componente vivace e vitale in un panorama culturale sempre più variegato ed eterogeneo.

Istituzioni ed Enti Pubblici, Fondazioni e Enti Culturali, Musei e Pinacoteche, aziende di servizi e prodotti museali, organizzatori di eventi … sono invitati a partecipare ed esporre alla manifestazione, con l’obiettivo di favorire quell’interazione tra pubblico e privato che deve divenire sempre più una forma di collaborazione permanente per la gestione del patrimonio, attenta alla conservazione, lungimirante nella sua valorizzazione e adeguata ai tempi e ai cambiamenti della società nelle forme di comunicazione.

Al Salone tornerà ovviamente Restaura – Salone del Restauro dei Beni Culturali, che tornerà con la III edizione nell’ambito del XI bbcc Expo, per confermare il suo percorso di crescita, che in soli due anni ha portato alla nascita ed al consolidamento di prestigiose e qualificate collaborazioni – con il MiBAC e il Consiglio d’Europa – ed alla Sua affermazione come appuntamento di riferimento per gli operatori del settore.

TURISMO CULTURALE AL SALONE
Grazie alla collaborazione con l’Assessorato al Turismo e le APT della Provincia di Venezia, il Salone ospiterà anche quest'anno la VIII Edizione di Viaggiandum Est, Borsa del Turismo Culturale. Un workshop dedicato agli incontri professionali tra qualificati tour operator specializzati in turismo culturale, i rappresentanti delle imprese e dei sistemi di offerta territoriali, Fondazioni ed Enti Culturali, agenzie di organizzazione eventi, e le Istituzioni Locali che presentano il loro “bene culturale” in quanto offerta turistica.
Il Salone diviene una preziosa occasione di contatto e confronto tra questi operatori, un luogo dove verificare, costruire e rendere stabili le relazioni domanda/offerta, una vetrina per dare rappresentazione al Turismo culturale, comparto così strategico per l’economia italiana.
Sono infatti molte le destinazioni turistiche italiane che hanno lavorato e lavorano per valorizzare al meglio il patrimonio storico-artistico posseduto, presentando ad un ampio bacino di domanda, nazionale ed internazionale, il loro prodotto e la loro offerta.

CONVEGNI ED EVENTI
Dieci anni di dibattiti e di esperienze nella cultura e nei beni culturali si confrontano con le prospettive dei prossimi cinque anni.
Inoltre un’importante sezione di incontri e convegni legati al restauro e alla conservazione sarà ospitata da Restaura, Salone del Restauro dei Beni Culturali.

L’AREA FESTIVAL
Sono cresciute a tassi elevati negli ultimi anni le esperienze di festival dedicati alla cultura e allo spettacolo, nelle loro più variegate forme. Sono rassegne che, sviluppandosi nell’arco di pochi giorni o interi mesi, concentrano in uno spazio - una città o un’area più vasta – una serie di appuntamenti che possono avere il loro denominatore comune in una determinata espressione artistica e culturale piuttosto che nel legame con il territorio o, ancora, in un tema o una disciplina da affrontare e discutere. L’attuale panorama presenta una situazione estremamente variegata, composta di realtà emergenti e consolidate, note internazionalmente o con un più limitato target di audience. Ma è indubbio il loro impatto tanto nei confronti del territorio che li ospita – garantendo ad esso benefici materiali e immateriali – quanto per una ben più ampia comunità di operatori ed appassionati di determinate espressioni e forme culturali.
Il Salone di quest’anno ospita una significativa selezione di tali festival. Alcune importanti realtà nazionali troveranno al Salone lo spazio per informare i visitatori di quanto hanno realizzato e quanto hanno in programma per la prossima stagione.

Per il programma completo vai a www.veneziafiere.it

Info:

Veneziafiere S.p.A. - San Polo, 2120 - 30125 Venezia
tel.+39 041 714066 - fax+39 041 713151
Sede espositiva:Venezia Terminal Passeggeri, Pad. 107/108

Periodo: 29 novembre - 1 dicembre 2007

Apertura al pubblico: tutti i giorni, dalle 9.30 alle 18.00

Biglietto intero: € 5,00, Biglietto ridotto: € 3,00

Gli studenti di ogni ordine e grado hanno accesso gratuito.

bbccexpo@veneziafiere.it http://www.veneziafere.it

Etichette:

23 novembre 2007

Roma. "Luci dell'arte. Archeologia e arte contemporanea"

24 novembre 2007 - 16 marzo 2008  stampa questa pagina

Nel progetto a cura di Ludovico Pratesi
sette artisti italiani illuminano la Roma sotterranea
per 15 appuntamenti dal 24 novembre 2007 al 16 marzo 2008

Dopo il successo dell'edizione estiva torna, dal 24 novembre 2007 al 16 marzo 2008, nei luoghi più segreti della Roma sotterranea illuminati dalle luci dei video di sette artisti italiani delle ultime generazioni, "Luci dell'Arte", un progetto di archeologia ed arte contemporanea promosso dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, a cura di Ludovico Pratesi e realizzato da Futurarte in collaborazione con Zétema Progetto Cultura e le gallerie d'arte Oredaria (Roma), Monitor (Roma), Francesca Minini (Roma), Massimo De Carlo (Milano) e Lia Rumma (Napoli).
L'archeologia e l'arte contemporanea si incontrano negli ambienti carichi di storia degli stadi, delle caserme, delle dimore popolari e delle residenze patrizie per raccontare i diversi aspetti della vita quotidiana nella Roma Imperiale e, allo stesso tempo, per dare vita ad un originale dialogo tra tradizione e modernità grazie alle opere di artisti come Stefano Cagol, Paolo Chiasera, Marzia Migliora, Diego Perrone, Riccardo Previdi, Nico Vascellari e Zimmerfrei. Una soluzione fuori dal comune per godere della bellezza della Capitale.

I LUOGHI
Auditorium di Mecenate (Largo Leopardi, 11)
Scoperto nel 1874, l'Auditorium, probabilmente una sontuosa sala da pranzo estiva della villa di Mecenate, potente ministro di Augusto, presenta ancora tracce della preziosa decorazione originale.
Case Romane sotto San Paolo alla Regola (via di San Paolo alla Regola, 16)
Scavi archeologici condotti negli anni Ottanta hanno permesso di individuare sotto via San Paolo alla Regola un'insula romana. I magazzini e le stanze dotate di mosaici si estendono per due piani sotto il piano stradale.
Insula dell'Ara Coeli (ai piedi della scalinata dell'Ara Coeli)
Risparmiata dalle demolizioni che hanno interessato negli anni Trenta l'area tra il Vittoriano e il Campidoglio, l'insula dell'Ara Coeli costruita nel II secolo d.C., costituisce un affascinante esempio dell'edilizia d'affitto dell'età imperiale.
Mitreo del Circo Massimo (piazza della Bocca della Verità, 16)
Costruito nel III secolo d.C. su strutture preesistenti, il mitreo del Circo Massimo è uno dei più grandi luoghi di culto del dio Mitra, misteriosa divinità orientale, conosciuti a Roma.
Museo delle Mura (via di Porta San Sebastiano)
Ospitato all'interno del camminamento della porta San Sebastiano, una delle meglio conservate delle Mura Aureliane, permette di apprezzare la straordinaria tecnica costruttiva degli antichi romani.
San Crisogono (piazza Sonnino)
Sotto la chiesa di San Crisogno si trovano i resti di un importantissimo centro di devozione medievale sommerso dalle piene del Tevere. Scavi archeologici hanno portato alla luce affreschi realizzati da straordinari maestri tra il VI e il VIII secolo.
Settima Coorte dei Vigili (via della VII Coorte)
Otto metri sotto l'attuale piano stradale si trova un'antica caserma dei Vigili, che nell'antica Roma domavano gli incendi e vegliavano sulla sicurezza dei cittadini.

GLI ARTISTI
Stefano Cagol esplora le contradditorietà e la perdita di valori che caratterizzano la società contemporanea attraverso installazioni site specific d'arte pubblica, performance e video.
L'opera di Paolo Chiasera spazia dalla scultura alla perfomance, dalle installazioni site specific al video, analizzando l'identità e il funzionamento delle icone dei miti presenti nella società contemporanea.
Le opere di Marzia Migliora (soprattutto fotografie e video) indagano le memorie culturali individuali e collettive con particolare attenzione al mondo dell'infanzia e del gioco.
Situazioni quotidiane stravolte, fino ad assumere una dimensione straniante, caratterizzano il lavoro di Diego Perrone.
Riccardo Previdi rielabora le forme e gli elementi dello spazio urbano attraverso la costruzione di opere che dialogano e interagiscono con le persone e l'ambiente circostante.
Nico Vascellari pone al centro della sua ricerca lo studio dei fattori geografici e sociali che hanno contribuito allo sviluppo della cultura popolare, indagandone le caratteristiche universali come identità territoriali, paure e credenze.
Nei video del collettivo bolognese Zimmerfrei, formato da Massimo Carozzi, Anna de Manincor e Anna Rispoli, la dimensione spazio-temporale viene completamente destrutturata e reinventata.

IL CALENDARIO
- Sabato 24 novembre (ore 10/12) Zimmerfrei a San Crisogono
- Domenica 25 novembre (ore 10/12) Paolo Chiasera al Museo delle Mura
- Sabato 8 dicembre (ore 10/12) Zimmerfrei a San Crisogono
- Domenica 9 dicembre (ore 10/12) Paolo Chiasera al Museo delle Mura
- Sabato 29 dicembre (ore 10/12) Nico Vascellari al Museo delle Mura
- Sabato 19 gennaio (ore 10/12) Diego Perrone all'Insula Ara Coeli
- Domenica 20 gennaio (ore 10/12) Diego Perrone all'Insula Ara Coeli
- Sabato 2 febbraio (ore 10/12) Riccardo Previdi al Mitreo del Circo Massimo
- Domenica 3 febbraio (ore 10/12) Marzia Migliora alla Settima Coorte dei Vigili
- Sabato 16 febbraio (ore 10/12) Nico Vascellari alle Case Romane sotto San Paolo alla Regola
- Domenica 17 febbraio (ore 10/12) Nico Vascellari alle Case Romane sotto San Paolo alla Regola
- Sabato 1 marzo (ore 10/12) Riccardo Previdi al Mitreo del Circo Massimo
- Domenica 2 marzo (ore 10/12) Stefano Cagol all'Auditorium di Mecenate
- Sabato 15 marzo (ore 10/12) Stefano Cagol nei sotterranei della chiesa di San Crisogono
- Domenica 16 marzo (ore 10/12) Marzia Migliora alla Settima Coorte dei Vigili

Le visite guidate, su prenotazione, avranno luogo nelle date indicate nel programma, dalle ore 10 alle ore 12, ogni mezz'ora, per gruppi di 20 persone.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA a Futurarte
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00
ai numeri 06 45491290 e 339 7430267
Visita guidata: euro 7 + ingresso

Link: http://www.museiincomune.it/

Etichette:

21 novembre 2007

Straordinaria scoperta archeologica a Roma sul Palatino

E' stato individuato il Lupercale, il leggendario luogo della Lupa e Romolo e Remo.

Nel corso di una serie di indagini condotte dalla Soprintendenza archeologica di Roma al Palatino, è stata localizzata una grotta dalla volta rivestita di mosaici e conchiglie che gli archeologi ritengono sia il Lupercale, il sacrario delle origini, il luogo leggendario dove la Lupa protesse Romolo e Remo.

L’edificio ipogeo rinvenuto dalle sonde è a pianta centrale del diametro di 6 metri e 56 cm ed è alto 7 metri e 13. La volta è sontuosamente decorata, con un motivi di tipo geometrico a imitazione di una copertura a lacunari in stucco o pittura.

La straordinaria scoperta è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa al Collegio Romano dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli. Per la prima volta sono state presentate al pubblico le immagini e le ricostruzioni della grotta, così come consentite dalle sonde.

VIDEO DELLA SCOPERTA

SERVIZIO FOTOGRAFICO DELLA CONFERENZA STAMPA

Fonte: "MiBac - Comunicati Stampa" - 20/11/2007

LEGGI L'ARTICOLO SU "LA REPUBBLICA"

 

Etichette:

20 novembre 2007

Orvieto (Tr). La colonizzazione etrusca in Italia

dal 23 al 25 novembre 2007

Orvieto, 23/25 novembre 2007. Palazzo dei Congressi - XV Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l'Archeologia dell'Etruria - La colonizzazione etrusca in Italia.

Programma:

* Venerdì 23 Novembre -  h. 16,30, Apertura dei lavori -  Dott. Isidoro Galluccio
- h. 16,45, Indirizzi di saluto: S.E. Giovanni Scanalino; Dott. Stefano Mocio
- h. 17.00 Introduzione ai lavori - Prof. Giovanni Pugliese Carratelli
- 17.15  Relazioni: Prof. Giovannangelo Camporeale, Dalla prima alla seconda colonizzazione etrusca;
Prof. Giovanni Colonna, Etruschi e Umbri in Val Padana;
- 18.45  Dibattito

* Sabato 24 Novembre – h. 9,30 Relazioni
Prof. Giuseppe Passatelli, Gli Etruschi nella Valle del Po. Riflessioni, problemi e prospettive di ricerca;
Prof. Raffaele De Marinis, Influssi della colonizzazione etrusca di area padana su popoli e culture dei territori alpini e subalpini;
Dott. Luigi Malnati, Prof. Armando Chierici, Armati e tombe con armi nella socità dell’Etruria padana.
- 12.30  Dibattito
- 15.30  Relazioni
Prof.ssa Petra Amann, Intorno al cippo II di Rubiera
Prof.ssa Patrizia Gastaldi, Modelli d’interazione tra le città dell’Etruria interna e il fenomeno della colonizzazione;
Prof. Stefano Bruni, Volterra e Fiesole nei fenomeni di colonizzazione
- 18.30  Dibattito

* Domenica 25 Novembre – h. 9,30 Relazioni
Prof. Adriano Maggani, Ai margini della colonizzazione: Etruschi e Veneti nel VI sec. a.C.
Dott. Roberto Macellari, Rapporti tra Etruschi e mondo ligure
Prof. Luca Cerchiai, La Campania: i fenomeni di colonizzazione
Dott. Carmine Pellegrino, La variabilità onomastica a Pontecagnano. Dinamiche dell’integrazione sociale in una comunità etrusca di frontiera
- 12.00  Discussione finale

Durante il Convegno verrà presentato il volume Etruschi, Greci, Fenici e Cartaginesi nel Mediterraneo centrale, Atti del XIV Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Etruria (2006) in corso di stampa.

Fonte: "ArcheoMedia"

Etichette:

16 novembre 2007

Roma. Ritrovamenti archeologici presso il casale "il Porro".

Si tratterebbe di un'anfora romana. Adesso il Cdq Infernetto spera di vincere la battaglia contro la demolizione del Casale

Sono stati ritrovati resti archeologici di età romana presso il casale "il Porro" all' Infernetto. A segnalarne la presenza gli stessi residenti.
Una buona notizia per il presidente del CdQ Infernetto, Andrea Schiavone, che, da tempo, porta avanti una battaglia  a nome dei cittadini dell’ Infernetto per salvare lo storico Casale dalla demolizione.
“Si tratta per adesso – dichiara Schiavone – di materiale ‘povero’, riconducibile a resti di un’anfora romana. Si distinguono chiaramente il fondo, un’ansa e l’orlo superiore. Purtroppo il ritrovamento, del tutto casuale, è avvenuto attraverso la rete di recinzione, dal lato di via Salorno, per cui non sappiamo se nell’area dissodata, di proprietà privata, sia emerso qualcos’altro.” Nei pressi del Casale non erano stati condotti sondaggi preliminari da parte della Soprintendenza Archeologica di Ostia, rivolti invece al terreno retrostante dove si costruiranno palazzine per l’edilizia residenziale pubblica (la 167). La nostra preoccupazione – prosegue Schiavone – è che in quest’area agricola, dove si stanno concentrando invece colate di cemento, si rischi di cancellare la memoria storica del quartiere. Abbiamo di fronte resti di un acquedotto romano, abbiamo questo bellissimo Casale degli anni ’30 e adesso abbiamo anche il ritrovamento di un’anfora. Eppure il Comune di Roma, qui all’Infernetto, sembra interessato solo a costruire”.
Le critiche del CdQ Infernetto sono anche rivolte ai lavori appena iniziati su via Salorno, strada privata e fuori perimetrazione, già oggetto di un esposto alla Ragioneria Generale. “Questi lavori – conclude Schiavone - non sono stati concordati con i residenti, così come quelli per l’illuminazione pubblica, né esiste alcun cartello lavori che ci spieghi cosa stiano facendo. Speriamo che almeno non compromettano la possibilità di indagare archeologicamente l’area prima di distruggere tutto quanto”.
La segnalazione dei ritrovamenti verrà inoltrata alla Soprintendenza. Il CdQ Infernetto, ha già assicurato che intensificherà gli studi d’archivio e i vecchi documenti per avere un quadro d’insieme di tutta l’area interessata. Sembra infatti che dalle Carte del Catasto Alessandrino sia segnalato nella stessa area, anche, un vecchio fontanile del XVII secolo, forse collegato con quello attuale e con la presenza di un acquedotto romano.

Fonte: "Abitarearoma.net" - 15/11/2007 - Autore: Alessia Maestà

Etichette:

14 novembre 2007

Verona. Archeologia a Verona

dal 21 novembre 2007 al 5 marzo 2008

ARCHEOLOGIA A VERONA: ricerche archeologiche, linguistiche ed epigrafiche dell'universita' di Verona.

Ciclo di conferenze novembre 2007 - marzo 2008 - Sala Montanari, piazzetta Scalette Rubiani, 1 (Piazza Bra') - Verona.

Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 18.45 alle  20.30. Ai richiedenti verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Info: 045 595949

Programma:

- mercoledì 21 novembre: Ricerche archeologiche nel centro proturbano di Oppeano (VR), Alessandro Guidi,

- mercoledì 5 dicembre: Storia ed archeologia dei castelli medievali: esperienze di ricerca in area veronese, Gianmaria Varanini, Fabio Saggioro,

- mercoledì 19 dicembre: Ricerche archeologiche di età romana nel medio Polesine: gli scavi dell'Università degli studi di Verona a Villadose (RO), Giuliana Facchini,

- mercoledì 9 gennaio: Indagini storico-archeologiche delle Università di Verona e Padova a Montegrotto Terme (PD), Patrizia Basso,

- mercoledì 23 gennaio: I Veneti mediatori tra gli italici e gli "altri". Riflessioni sull'onomastica venetica, Simona Marchesini,

- mercoledì 6 febbraio: Indagini a Grumentum (Grumento Nova, PZ). Risultati della missione dell'Università di Verona, Attilio Mastrocinque,

- mercoledì 20 febbraio: Ricerche archeologiche in Turchia dell'Università di Verona, Simonetta Ponchia,

- mercoledì 5 marzo, Monete in tomba a Verona tra credenze e rituali, Marcella Pavoni.

Fonte: "ArcheoMedia" - 13/11/2007

Etichette:

09 novembre 2007

Angela CIANCIO, La Peucezia in età romana

Durante il principato augusteo, il termine "Peucezia", ormai in disuso, non indica più alcuna individualità politico-giuridica, e i "Peuceti" rappresentano solo una dotta citazione storico-geograf ica.
Tuttavia, non si può escludere che la realizzazione del processo di integrazione al sistema romano-imperiale da parte delle comunità appartenenti a questo distretto territoriale venga influenzata dalle specificità socio-economiche e dai retaggi culturali dell'area. Le dinamiche che sottendono tale fase evolutiva a tutt'oggi non sono sufficientemente note, poiché l'analisi delle testimonianze archeologiche del periodo provenienti da questa parte della regione apula risulta ancora parziale.
Le ricerche sul campo degli anni recenti nella Puglia centrale, tuttavia, arricchiscono la documentazione epigrafica e della cultura materiale offrendo nuovi elementi di conoscenza e occasioni di riflessione su un periodo ancora nebuloso della storia pugliese antica.

Indice:

- Presentazione di Mario Terlizzi,

- Prefazione di Giuseppe Andreassi,

- Il quadro archeologico nel periodo della romanizzazione;

- Parte prima: Mola-Paduano. Una villa marittina nei circuiti commerciali del Mediterraneo (dalle prime scoperte alla ricerca regolare, le ceramiche fini da mensa, le lucerne, le anfore, i bolli laterizi);

- Parte seconda: Gravina e il Nord barese (testimonianze di età romana e tardo antica nel territorio a nord di Bari, scultura ideale di età imperiale in calcare tra Daunia e Peucezia, i Silvini e il catalogo degli Apuli nella geografia pliniana, note di epigrafia peuceta);

- Bibliografia.

Info:
Progeti - Progetti Editoriali, pp. 160 con ill., € 18,00 - ISBN: 88-88550-01-1

progedit@progedit.com

Etichette:

07 novembre 2007

Convegno "LU.BE.C. DIGITAL TECHNOLOGY. Valorizzazione dei Beni Culturali e Innovazione" Lucca, 15 - 16 novembre 2007

ll Ministero per i Beni e le Attività Culturali partecipa quest'anno, per la prima volta, a Lu.Be.C. (Lucca Beni Culturali) 2007 – il convegno annuale dedicato all'analisi della valorizzazione dei beni culturali per lo sviluppo economico del territorio, la cuiterza edizionesi arricchisce di Lu.Be.C. Digital Technology che avrà luogo a Lucca nei giorni 15 e 16 novembre 2007.

Si tratta della Prima rassegna espositiva europea delle soluzioni ICT (Information, Comunication & Media Tecnology)per la valorizzazione per i beni culturali e la promozione del territorio.
In particolare la presente edizione affronterà ed approfondirà le tematiche inerenti al triangolo "territorio/beni culturali/tecnologia", offrendo a tutti gli addetti ai lavori concreti strumenti di lavoro e opportunità di incontro con i Top management pubblici e privati del comparto.
Il MiBAC parteciperà a Lu.Be.C. intervenendo ai convegni in programma e con uno stand istituzionale in cui saranno presentati tutti i progetti ultimamente realizzati nell'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale finalizzati allo sviluppo del marketing turistico territoriale. Il patrimonio culturale italiano è infatti il più ricco del mondo e grazie alle tecnologie è possibile riuscire a fare della cultura e della tecnologia un binomio vincente, obiettivo cui il MiBAC cerca di sfruttare al massimo negli ultimi anni per far fruire in modo innovativo il patrimonio culturale del nostro Paese.
La mattina di giovedì 15 novembre, Andrea Marcucci, Sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali, concluderà i lavori del primo convegno dedicato all'analisi del Quadro Istituzionale e processi d'innovazione.
Nel corso della sessione di convegni pomeridiani su esperienze e rapporti tra P.A. e impresa privata, è invece in programma "InfodayAntenna Culturale Europea: crossing borders – connecting cultures". Un'iniziativa volta a incoraggiare gli operatori culturali, pubblici e privati, a partecipare ai bandi europei in campo culturale e a dare sostegno alle iniziative di carattere europeo. Il Programma Quadro Cultura è il nuovo strumento di sostegno alle attività di cooperazione culturale varato dalla Commissione Europea che prevede, per il periodo 2007-2013, uno stanziamento complessivo di circa 400 milioni di euro. Durante il convegno, Alberto D'Alessandro, coordinatore dell'Antenna Culturale, presenterà una selezione tra i migliori progetti già finanziati dalla Commissione Europea.
Venerdì 16, nell'ambito della seconda sessione riservata alle Soluzioni, Opportunità e Proposte, il MiBAC interverrà ai convegni "Servizi intelligenti, tecnologia e creatività: come comunicare i nostri progressi a chi i musei dove visitarli", "Politiche di coesione 2007-2013 per la filiera tecnologica-beni culturali-turismo: come favorire e ottimizzare l'azione della P.A. e dell'impresa" e "Comunicare la storia: "viaggiando" con le carte".
Nello stand istituzionale del MiBAC, inoltre, saranno allestiti, punti informativi sui programmi di finanziamento nazionale ed internazionale tra cui le iniziative dell'Antenna Culturale Europea finalizzate alla promozione e all'informazione di operatori culturali pubblici e privati sui fondi comunitari.
Sempre all'interno dello stand è prevista un'ampia presentazione dei prodotti divulgativi con l'utilizzo delle tecnologie più avanzate in campo multimediale, digitale, mobile e documentale, applicate alla conservazione dei beni culturali realizzati ultimamente dagli Istituti Centrali e territoriali del MiBAC.

Dettagli evento

Lucca, Real Collegio, Viale Luporini, 57

Etichette:

04 novembre 2007

Monaco. "Nel segno del grifone d'oro. Le tombe reali degli sciti" (fino al 20 gennaio 2008)

Si è da poco riaperta nuovamente a Monaco (alla Hypo-Kunsthalle, dal 26 ottobre al 20 gennaio 2008), la grande mostra dedicata all'universo degli Sciti e alle popolazioni contermini, che dominavano il vasto territorio che dalla Siberia meridionale si estendeva fino alle porte dell'Europa. I reperti esposti sono più di 6.000, atti ad offrire al visitatore un quadro completo e aggiornatissimo (la mostra presenta risultati di indagini e scoperte archeologiche recentissime) della civiltà dei cavalieri nomadi delle steppe eurasiatiche, dall'VIII al III secolo a.C.                                                Gli Sciti entrarono nell'orbita dell'Occidente dal VII secolo a.C., quando i loro cavalieri, abili e ben armati, spargevano il terrore tra le popolazioni. Il padre della storiografia, Erodoto (484-425 a.C. circa), riferisce, per la prima volta, delle tribù nomadi che abitano nelle steppe a nord del Ponto (il Mar Nero), descrivendone dettagliatamente gli usi e costumi, la religione e la lingua. Lo storico greco parla anche del popolo dei "grifoni protettori dell'oro", la cui patria è da localizzare in Siberia meridionale. Proprio in questa regione, presso la località di Arzan (non lontano dal confine russo-mongolo), una missione dell'Istituto archeologico germanico di Berlino, in collaborazione con il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, ha esplorato, negli anni 2000-2003, un tipico tumulo sepolcrale scitico (kurgan). Situato in una valle non a caso denominata "dei re", il kurgan di Arzan è stato rinvenuto intatto e dal suo interno sono emersi migliaia di oggetti d'oro, alcuni dei quali esposti a Monaco. Ma anche altri, importanti complessi funerari scitici saranno documentati: tra questi spicca "l'uomo dorato di Issyk", appartenente alle tribù saka dell'odierno Kazakistan, rinvenimenti relativi alle popolazioni sauromate dei monti Urali meridionali, e preziosissimi oggetti d'oro provenienti dai kurgan a nord e a est del Mar Nero. Un altro capitolo sensazionale della ricerca archeologica sulle civiltà delle steppe è costituito dai rinvenimenti negli altipiani dei monti Altaj, dove il terreno, perennemente ghiacciato, ha restituito le famose mummie tatuate, insieme a reperti perfettamente conservati i quali, in altre condizioni climatiche, si sarebbero disintegrati dopo pochi decenni. Mai prima questi delicatissimi reperti sono stati esposti in numero tanto consistente.

Insieme ai reperti archeologici, la mostra presenta anche le più recenti acquisizioni nell'ambito delle moderne tecniche di scavo, nonché delle indagini naturalistiche e antropologiche.

Informazioni

Monaco, Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung                                    Fino al 20 gennaio 2008

Orario: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00

Sito: www.hypo-kunsthalle.de

Fonte: "Archeo" - Ottobre 2007 - Autore: Andreas M.Steiner

Etichette:

02 novembre 2007

Scoperta in Toscana una tomba di confine

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con l'Associazione Archeologia Odysseus, ha individuato presso il Castello di Casenevole, nel Comune di Civitella Paganico (Grosseto) una piccola tomba etrusca, databile al II secolo a.C. La scoperta è di notevole interesse, essendo avvenuta in un territorio di confine, posto al limite tra le aree sottoposte all'influenza dei centri egemoni di Roselle, Chiusi e Volterra e poco conosciuto dal punto di vista archeologico. Tanto più il ritrovamento è significatico, perchè si tratta di una sepoltura che non è stata in precedenza violata da scavatori clandestini. La piccola tomba a camera, scavata nel banco roccioso, con breve dromos di accesso e camera di poco più di un metro e mezzo di larghezza, con bassa banchina su tre lati, si presentava completamente coperta di terra. Sulle banchine erano collocate, una accanto all'altra, una ventina di olle cinerarie e tre urnette lapidee, tutte contenenti i resti dei defunti cremati. Le olle risultavano coperte con vasellame a vernice nera e a vernice rossa interna, mentre alcuni specchi, punte di lancia in ferro, varie monete bronzee e piccoli vasi a pareti sottili completavano il corredo funerario. Non dissimile da analoghe sepolture rinvenute in passato nel territorio limitrofo, lungo la media valle dell'Ombrone e dell'Orcia, la tomba è la testimonianza di usi funerari in voga presso le classi subalterne etrusche, che vivevano in modesti insediamenti sparsi nelle campagne dell'Etruria interna in un momento in cui il lento processo di romanizzazione è avviato verso la fase conclusiva.

Fonte: "Archeo" - Ottobre 2007 - Autore: Gabriella Barbieri

Etichette:

01 novembre 2007

Verona, Mostra "La luce dei romani" - 7 ottobre 2007 - 28 settembre 2008

07 ottobre 2007 - 28 settembre 2008

Nel Museo Archeologico di Verona sono conservate circa settecento lucerne in ceramica e una quarantina in metallo, databili dal V secolo a.C. all'epoca tardoantica. Esse provengono da ritrovamenti avvenuti sia nel Veronese sia altrove in Italia o appartengono alle collezioni formate fra Settecento e Ottocento dai veronesi JacopoMuselli, Jacopo Verità e Carlo Alessandri.
Per la mostra sono state selezionate 130 lucerne, atte a illustrare l'evoluzione nei secoli di questo oggetto, così importante nel mondo antico, poiché assolveva alla funzione di illuminare case private ed edificipubblici ed era utilizzato da tutte le classi sociali. Diffusissime erano dunque nel mondo romano le lucerne in ceramica, mentre quelle in bronzo erano appannaggio dei benestanti.
Gli esemplari metallici talvolta facevano parte di più complessi apparati per l'illuminazione, spessoconfigurati ad albero (ai cui rami venivano appunto sospese le lucerne), ma qualche volta costituiti anche da statue ispirate a modelli classici, con la specifica funzione di raffnatireggilampada.
Oltre che nella vita quotidiana, le lucerne ebbero nell'antichità un importante ruolo nel rituale funerario: dovevano aiutare il defunto nel suo cammino nell'Aldilà, provvedendogli luce; talvolta vengono ritrovate nelle tombe intenzionalmente capovolte, a significare il "rovesciamento" delle attività quotidiane provocato dalla morte. I numerosi soggetti rappresentati sul disco delle lucerne, soprattutto durante i primi secoli dell'età imperiale, ci forniscono un'inesauribile galleria di immagini, illustrative di momenti e oggetti del culto, di scene domestiche, di giochi e spettacoli, di animali e motivi vegetali.

Informazioni:
L'esposizione visitabile con il biglietto d'ingresso al Museo, è aperta il lunedì dalle 13.30 alle 19 e dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.

Organizzato da:
Comune di Verona Assessorato alla Cultura; Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei di Verona; Musei d'arte e Monumenti

Link: http://portale.comune.v....nqcontent.cfm?a_id=8583

Etichette: