ARCHEOBLOG

Giornale archeologico e culturale costantemente aggiornato con le ultime notizie e gli ultimi approfondimenti storico-archeologici



30 dicembre 2009

Musei statali: aumentano i visitatori nelle festività

Nei giorni di Vigilia, Natale e Santo Stefano i trenta siti culturali statali più visitati, molti dei quali aperti anche il 25 dicembre, hanno registrato un incremento del 7,41 per cento di ingressi, passando da un totale di 61.584 visitatori nel 2008 a un totale di 66.147 nel 2009. Di grande rilievo risulta il dato del Colosseo, che nel solo giorno di Natale in cui è stato aperto eccezionalmente dalle 8 alle 14 ha avuto 3.827 visitatori. L’intero circuito archeologico, che ha visto aperti anche il Foro Romano e il Palatino nei giorni di Vigilia e Santo Stefano, ha registrato 21.009 ingressi, con una crescita del 22,79 percento rispetto all’anno scorso, dato che conferma il sito al primo posto nella classifica per visitatori dei musei e delle aree archeologiche statali. Importante anche il risultato della Reggia di Caserta, che con 2.863 visitatori nei tre giorni cresce quasi del 96 percento rispetto allo stesso periodo del 2008, con 396 ingressi nel giorno di Natale. Significativi anche i dati provenienti a Roma dal Museo e Galleria Borghese, che con 3.457 visitatori cresce del 34,88 per cento rispetto al 2008, e dal Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, con 4.212 ingressi e un aumento del 46.76 per cento rispetto all’anno scorso, a Milano dalla Pinacoteca di Brera, che ha avuto 1.161 visitatori ossia l’85 per cento in più rispetto al 2008, e dal Cenacolo Vinciano, con 2.156 ingressi e una crescita del 12 per cento, a Torino dal Museo delle Antichità Egizie, che con 2.764 visitatori registra un aumento del 14,36 per cento, a Firenze dal circuito museale che comprende il Museo degli Argenti e quello delle Porcellane oltre al Giardino di Boboli, con una crescita del 53,45 per cento di pubblico che porta a 1.226 i visitatori quest’anno, e a Venezia dalle Gallerie dell’Accademia, visitate da 1.625 persone, il 20,2 per cento in più rispetto all’anno scorso, tutti musei chiusi però nel giorno di Natale. «Questo successo – ha dichiarato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi – dimostra quanto nel nostro Paese sia forte il desiderio di cultura. Questi primi dati dimostrano che la decisione del Governo di dare vita ad nuova Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio storico e artistico, affidata a un manager di grande esperienza quale Mario Resca, sta già dando i suoi primi frutti. Spero che anche a Capodanno molti cittadini e turisti affolleranno i tanti musei statali che, grazie all’impegno del personale del Ministero, rimarranno aperti in tale occasione».




Fonte: “www.culturaitalia.it”

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28 dicembre 2009

Colleferro (RM). Sei anni di ricerche a Piombinara: presentati le ultime campagne di scavo e il primo libro

Piombinara_presentazionescavo Sei anni di ricerche e i risultati si vedono. Il sito archeologico del Castello di Piombinara è diventato ormai un punto di riferimento nel territorio, per le scuole e per gli addetti ai lavori, studiosi e non del settore, che lo hanno fatto assurgere ad importante base da cui partire per ricostruire la storia del territorio e attorno al quale creare il senso di appartenenza di una giovane comunità. Sabato scorso, nell’annuale giornata di presentazione delle campagne di scavo svolte dalla Missione Archeologica, nata proprio per rivalutare l’area del Castello, tutti gli intervenuti hanno sottolineato quanto il lavoro che si sta facendo in questi anni nell’area del castello vada al di là del suo specifico valore scientifico, ma rappresenti, appunto, anche la concreta riappropriazione di una cultura storica di alto valore per una città giovane come Colleferro “che – ha ricordato il sindaco Mario Cacciotti – il prossimo anno compirà appena 75 anni. C’è molta attenzione da parte della popolazione su questa importante testimonianza storica del nostro passato e questo denota che i colleferrini hanno già da tempo cominciato ad avvertire quel senso di orgogliosa appartenenza al proprio territorio che solo le città con una lunga tradizione possono vantare”. Ringraziando tutte le persone coinvolte nel progetto, il Sindaco si è impegnato a continuare il lavoro iniziato dall’ex sindaco Silvano Moffa, presente in sala, il quale, a conclusione della giornata, ha sottolineato come si fosse “raggiunto un
traguardo importantissimo. Piombinara – ha detto – rappresenta un po’ l’icona del nostro territorio”. Attraverso gli studi fatti sul castello emerge, infatti, come l’area dell’odierna città di Colleferro sia stata nel passato un “faro che attirava lavoro e all’epoca era quello che oggi si chiamerebbe distretto agroalimentare”. In un continuo rimando tra passato e presente, sono stati presentati dapprima i risultati dell’ultima campagna di scavi, che ha visto lavorare fianco a fianco la Missione archeologica, composta dal direttore del Museo di Colleferro Angelo Luttazzi, dai responsabili della Soc. Cooperativa Il Betilo, Mauro Lo Castro, Tiziano Cinti e Rosaria Olevano, e gli studenti delle scuole superiori del territorio; quindi il primo volume di una collana sul tema in questione che si intitola “Il Castello e la Tenuta. Una ricerca storica e archeologica”, realizzato con il contributo della Regione Lazio e della Provincia di Roma, che ha suscitato molto interesse, tra cui quello del Vescovo della Diocesi Mons. Apicella che ha messo in collegamento il lavoro fatto a Colleferro con il tema dato dal Pontefice per l’anno che sta per arrivare, ovvero la conservazione del territorio. “Dagli scavi – ha sottolineato – non si porta alla luce solo il passato, ma si trovano motivazioni e valori per vivere nella vita di tutti i giorni”. Palesemente interessata al lavoro fin qui svolto anche la Principessa Donna Ghesine Doria Pamphili, gradita ospite, che ha osservato come il libro fosse accessibile e chiaro anche per chi non del settore. Dichiarando che attraverso la lettura era venuta a conoscenza di aspetti che non conosceva, di un territorio che per duecentocinquanta anni è stato possesso della sua famiglia, si è anche detta disposta a collaborare ulteriormente (per la stesura del libro i curatori hanno avuto bisogno di consultare l’archivio della famiglia Doria Pamphili) per i prossimi volumi, rispondendo così all’appello rivoltole dall’assessore alla Cultura Graziana Mazzoli che, nel suo intervento, aveva annunciato la volontà di dare alle stampe il secondo volume della collana, nel 2011, coniugandola alla necessità di reperire ulteriori informazioni dai documenti dell’ultima casata proprietaria del castello. Hanno suscitato interesse nel folto pubblico presente anche gli interventi del direttore dell’Archivio Storico “Innocenzo III”, Alfredo Serangeli, che ha curato una ampia parte del testo, e del professore ordinario della Pontificia Università Gregoriana don Dario Vitali, che ha esibito un’ampia e dotta presentazione del volume, sottolineando la grande sinergia dello stesso, che vede coinvolti più studiosi di discipline diverse, che si sono amalgamati perfettamente con i loro scritti arrivando ad un ottimo risultato di facile lettura e comprensione. Nel corso della manifestazione il direttore del Museo Angelo Luttazzi ha sottolineato l’impegno della Soc. Italcementi, storico sponsor della Missione archeologica, che dovrebbe portare alla realizzazione di un materiale, a costi più accessibili rispetto a quelli attuali, utile ad un futuro restauro del castello. “Il cemento nasce dalla terra e proprio nella terra ritroviamo le nostre origini e la nostra memoria – è stato il messaggio che il direttore dello stabilimento di Colleferro Alfredo Vitale, rappresentato in aula dal rag. Mario Sinibaldi, ha voluto far giungere alla platea -. Per questo motivo Italcementi ha promosso diverse campagne di scavi archeologici in alcune località del territorio italiano, tra cui Colleferro, per dare il proprio contributo alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale”. A conclusione delle articolate ed interessanti illustrazioni delle ultime campagne di scavo, illustrate dal Dr. Mauro Lo Castro (coop. “Il Betilo”) con una interessante appendice di studio sulle sepolture e sullo studio dei materiali osteologici, curata dalla Dr.ssa Rosaria Olevano, è stato proiettato un filmato realizzato sempre dalla Missione archeologica, che ha reso perfettamente lo spirito della stessa, la quale si muove tra due piani distinti ma ugualmente importanti, che confluiscono continuamente. Quello scientifico, rigoroso e più tecnico, che sta portando avanti la ricerca vera e propria della storia del castello e del territorio circostante; quello didattico, rivolto alle scuole, che coniuga l’approfondimento delle materie scolastiche con il coinvolgimento appassionato al proprio territorio. Nell’ambito della manifestazione è stata esposta un’opera dello scultore colleferrino Cleto Maggetti, dal titolo “la Battaglia di Piombinara”, realizzata con metalli di varia natura. Nella mattinata si era svolto un preambolo alla manifestazione con la partecipazione di alcune delle scuole coinvolte nel progetto: il liceo Scientifico G. Marconi e l’ITIS “S. Cannizzaro” di Colleferro ed il Liceo Classico “L. Ariosto” di Anagni; dell’Assessore alla Cultura Graziana Mazzoli e alla Formazione Cinzia Sandroni; dei rappresentanti della Missione Archeologica di Piombinara (Dr. Cinti, Dr. Lo Castro e Dr. Luttazzi).




Fonte: “Comune di Colleferro – Ufficio Stampa”

26 dicembre 2009

Roma. In mostra i reperti dello Spazio Cremonini al Trevi

A dieci anni dall'inizio dei lavori di restauro, lo “Spazio Cremonini al Trevi” si arricchisce di nuovi reperti archeologici e completa il percorso espositivo dell'Area Vicus Caprarius, detta anche “La Città dell'Acqua”. I materiali, scoperti nel corso degli scavi all'interno dell'ex Cinema Trevi, da oggi vengono riportati nella sede originaria e collocati nell'antiquarium, a integrazione e completamento di tutto il materiale rinvenuto nell'area archeologica scoperta a pochi metri dalla Fontana di Trevi. Si tratta di oggetti di uso quotidiano, dal coltello e forchetta del XVII secolo, dalle brocche e piatti in maiolica ai tegami del XVI-XVII secolo, dalle bottiglie in vetro soffiato del XVII-XIX secolo, fino a un particolare oggetto personale costituito daun anello con chiave femmina di cassetta in bronzo e argento del XIV-XV secolo. Acquistato nel 1985 dal Gruppo Cremonini, l'immobile ha riservato un'incredibile sorpresa alla famiglia di imprenditori modenese: durante i lavori di restauro, avviati nel 1999, è venuto alla luce un caseggiato articolato in due edifici indipendenti, resti di un quartiere di epoca imperiale. I reperti rimasti nei depositi della Soprintendenza dopo la conclusione dei lavori, da oggi arricchiscono l'allestimento museale visitato ogni mese da circa 1.500 persone. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente del Gruppo Cremonini, che ha interamente finanziato i lavori di scavo, restauro e allestimento del sito museale.




Fonte: “www.culturaitalia.it”

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APERTI PER FERIE: Il 25 dicembre e il 1° gennaio restano aperti molti musei ed aree archeologiche statali in tutta Italia

Il 25 dicembre e il 1° gennaio i cittadini e i turisti stranieri potranno visitare i musei e le aree archeologiche statali che rimarranno aperte in via straordinaria.
In giornate tradizionalmente di riposo per la maggior parte degli italiani, il MiBAC si è dunque impegnato per offrire a tutti una possibilità di svago culturale nell’ottica di valorizzare ed aumentare la fruizione del nostro inestimabile patrimonio artistico. Dal nord al sud del Paese ecco le proposte per trascorrere un insolito Natale e un primo dell’anno all’insegna della cultura.
Per maggiori informazioni, contattare il servizio informativo del MiBAC al numero verde 800.991199, gratuito per chiamate provenienti dall'Italia, da telefonia fissa oppure nel sito www.beniculturali.it




Fonte: “www.beniculturali.it”

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24 dicembre 2009

Auguri di Buon Natale a tutti i visitatori!!!

Archeoweb augura Buon Natale a tutti i visitatori!!!

Anche in questi giorni continueremo a monitorare le principali news storico-archeologiche ed a raccogliere il materiale che ci inviate!

Dovrete attendere qualche giorno per avere gli aggiornamenti!!!

Archeoweb coglie l’occasione per ringraziarVi tutti!!!



Archeoweb

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23 dicembre 2009

Brescia. Mostra “INCA. Origine e misteri delle civiltà dell'oro”

04 dicembre 2009 - 27 giugno 2010 

INCA. Origine e misteri delle civiltà dell'oro è primo grande evento in Italia interamente dedicato alle civiltà dell'oro. In particolare, sono presentati oggetti in oro, terrecotte, sculture in pietra e in legno. I metalli preziosi presenti in mostra consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i conquistadores e che per secoli hanno fatto del Perú il simbolo stesso della ricchezza.
Promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione CAB, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, in collaborazione con la Regione Lombardia e con il patrocinio della Provincia di Brescia, la mostra INCA. Origine e misteri delle civiltà dell'oro è la prima parte di un percorso espositivo - voluto come "Omaggio alla civiltà dell'America Latina e dei Caraibi" - che si conclude con la mostra PLUS ULTRA. Oltre il Barocco, dedicata invece all'arte dell'epoca post-colombiana, allestita in contemporanea nel medesimo museo di Santa Giulia. Tra le due mostre, un tunnel dorato costituito dalle stele dell'artista colombiana Olga de Amaral (Bogotà 1932).
L'iniziativa è organizzata in stretta collaborazione col governo peruviano che ha concesso, per questo appuntamento, tesori finora mai esposti al di fuori dei confini nazionali e gode del sostegno delle istituzioni peruviane presenti in Italia. Le oltre 270 opere esposte consentiranno di ripercorrere l'intera storia delle civiltà dell'oro con pezzi provenienti dai maggiori musei del Perù.
La mostra, articolata in dieci sezioni, è un viaggio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell'ambiente, dei miti e dei riti alla base del contesto socio-culturale che ha consentito di creare alcuni dei capolavori assoluti dell'arte di tutte le epoche.
Grazie alla maestosità e alla straordinaria bellezza dei reperti esposti, il pubblico avrà un'occasione unica per scoprire la spiritualità dei popoli dell'antico Perù, fondata su religioni che permeavano ogni aspetto della vita quotidiana e che garantivano un continuo rapporto con le divinità del Cielo, della Terra e dell'Inframondo e coi mondi "altri" che custodivano gli "alter ego" di tutte le cose animate e inanimate e la conoscenza del passato e del futuro.
La curatrice della mostra è Paloma Carcedo de Mufarech, studiosa esperta d'arte precolombiana della Pontificia Universidad Católica del Perú di Lima; i co-curatori sono Antonio Aimi, dell'Università degli Studi di Milano, e Giuseppe Orefici, direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane.

INFORMAZIONI:
Brescia, Museo di Santa Giulia
Numero verde 800 775083
www.incabrescia.it

Orari: da lunedì a giovedì dalle 9.00 alle 19.00
venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 20.00
Aperture speciali: 7 e 8 dicembre 2009 ore 9.00 - 20.00
1° gennaio 2010 ore 13.00 - 20.00
5 aprile 2010 (lunedì dell'Angelo) ore 9.00 - 20.00
Chiusure straordinarie: 24, 25, 31 dicembre 2009

Biglietti: Il biglietto comprende l'ingresso anche alla mostra PLUS ULTRA. Oltre il Barocco e al Museo di Santa Giulia
Intero € 12,00 (noleggio audioguida incluso); Ridotto € 9,00 (noleggio audioguida incluso): studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto universitario, over 60, soci TCI, soci CTS, soci FAI, titolari card "Desiderio", altre categorie convenzionate.
Ridotto gruppi € 8,00 (da 15 a 25 persone, previsto un ingresso omaggio per il capogruppo) Ridotto speciale € 6,00 (noleggio audioguida incluso): fino a 18 anni non compiuti, cittadini Peruviani; Ridotto scuole € 6,00 (fino a 25 alunni, previsti due ingressi omaggio per gli accompagnatori)
Ingresso gratuito: bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore
Visite guidate e gruppi solo su prenotazione

Catalogo: Marsilio editori

Link: www.incabrescia.it




Fonte: “www.archaeogate.org”

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21 dicembre 2009

Bazzano (BO). Mostra “Cavalieri etruschi dalle Valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII secolo a.C.”

12 dicembre 2009 - 5 aprile 2010

Ansa fittile configurata a cavallino Alla figura del cavaliere è dedicata la mostra “Cavalieri etruschi dalle Valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII secolo a.C.”, allestita nella Rocca dei Bentivoglio di Bazzano (Bologna) dal 12 dicembre 2009 al 5 aprile 2010.  L’esposizione, promossa dal Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”, dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio e dal Comune di Bazzano, è stata realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.

Il cavallo è da sempre stato un segno di distinzione sociale e un mezzo di controllo del territorio: non a caso i Greci ne hanno usato uno per espugnare l’i mpenetrabile Troia. La mostra parte da questo animale per analizzare il ceto sociale e le caratteristiche di vita delle prime popolazioni villanoviane. Illustra inoltre il popolamento della Valle del Samoggia nell’VIII e VII secolo a.C. basandosi sui materiali rinvenuti in sepolture indagate per lo più nell’Ottocento. La distribuzione territoriale delle necropoli e l’analisi dei corredi tombali consente di ricostruire le varie fasi della nascita e affermazione dei gruppi aristocratici nel periodo Villanoviano e di riflettere sulle modalità con cui controllavano questa fertile pianura e le vie di comunicazione. Sono esposti circa 500 reperti provenienti da questi corredi tombali: fibule e altri oggetti di ornamento in bronzo, osso, ambra e pasta vitrea, ceramiche, oggetti deposti con evidente valore simbolico e rituale per esprimere il ruolo e rango di quell’elite che inizia a distinguersi a partire dalla metà dell’VIII secolo a.C.

La sezione tematica della mostra è incentrata sulla figura del cavaliere etrusco, ricostruita sulla base dei numerosi reperti che fanno esplicito riferimento al possesso del carro e del cavallo e alla sua esibizione all’interno del corredo funerario. Molti sono gli oggetti trovati nelle tombe che richiamano la figura del cavallo: morsi equini, elementi della bardatura del cavallo, parti del carro. E notevoli sono anche le rappresentazioni di questo animale, sempre presente nelle tombe più ricche di età villanoviana. Tale figura aveva la doppia, inscindibile valenza di indicatore sociale di personaggi di alto rango e di simbolo del loro viaggio nell’oltretomba.

Per i giovani in visita alla mostra saranno inoltre organizzati laboratori didattici dedicati alla cultura villanoviana, alla produzione ceramica e alla figura del cavaliere.

Link: www.roccadeibentivoglio.it




Fonte: “www.culturaitalia.it”

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15 dicembre 2009

Roma. Visite guidate dell’Associazione Info.roma.it. in programmazione nel prossimo week end

Il complesso di San Lorenzo in Palatio. Scala santa, Sancta Sanctorum e la cappella di San Silvestro
Sabato 19 Dicembre - h. 10.00

Nell’avviare l’audace impresa di demolizione e ricostruzione del palazzo Lateranense, Sisto V dispose che venissero preservate alcune preziose “reliquie” del vetusto Patriarchio: la Scala Santa, il Sancta Sanctorum, il Triclinio Leoniano. La visita del Sancta Sanctorum consentira' di ammirare l’oratorio privato dei pontefici che, nei secoli, si era venuto arricchendo di preziosi tesori sacri e pregevoli testimonianze artistiche: sull’altare, la veneranda immagine acheropita del Redentore e, sulle pareti, un raffinato ciclo ad affresco del XIII secolo. Sara' inoltre visitabile la vicina Cappella di S. Silvestro; anch’essa, in epoca di Sisto V, era stata dotata di un’importante decorazione a fresco che solo una recente e impegnativa campagna di restauro, completata nel 2007, consente di poter nuovamente apprezzare nella sua veste originaria...

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Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, La basilica nelle terme imperiali -
Sabato 19 Dicembre - h. 15.30

Il 5 agosto 1561, in un’area delle Terme di Diocleziano, veniva posta la prima pietra di una nuova chiesa intitolata a Santa Maria degli Angeli. Autorizzata da Pio IV Medici, che aveva assecondato un desiderio a lungo perseguito del sacerdote siciliano Antonio Del Duca, la chiesa venne eretta su progetto dell’ormai ottantaseienne Michelangelo. Il grande Buonarroti, che vantava all’attivo i quattordici anni di direzione della fabbrica di San Pietro, concepi' per questo nuovo incarico una struttura che potesse dialogare con il solenne impianto termale senza alterarlo e senza, nel contempo essere mortificata dalla sua maestosita'. La chiesa, innalzata utilizzando spazi e strutture portanti delle terme, non era ancora ultimata alla morte di Michelangelo, avvenuta nel 1564, e i lavori furono proseguiti da Giacomo Del Duca nel rispetto del progetto originario.

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Palazzo Riario Altemps ed il Museo Nazionale Romano
Domenica 20 Dicembre - h. 10.30 e 16.00

Nel cuore di Roma, a poca distanza da piazza Navona, sorge il palazzo che Girolamo Riario fece costruire nella seconda meta' del Quattrocento e che, un secolo più tardi, il cardinale Marco Sittico Altemps acquistò e nobilitò facendovi approntare una raffinata decorazione a fresco. La splendida architettura tardo rinascimentale e' oggi una delle sedi del “Museo Nazionale Romano” ed ospita sculture antiche gia' appartenenti ad alcune fra le più prestigiose collezioni della Roma seicentesca. Spicca per numero e qualita' dei pezzi quella Ludovisi, comprensiva di opere di eta' ellenistica e romana – tra di esse i celeberrimi Galata suicida e il cosiddetto Grande sarcofago – molte delle quali restaurate dai più importanti scultori allora attivi sulla scena romana: Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi...

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Palazzo Corsini e la Galleria d'Arte Antica - Domenica 20 Dicembre - h. 17.00

Situato nel rione di Trastevere, proprio di fronte alla Villa Farnesina, il bellissimo palazzo fu ricostruito nel corso degli anni ’30 del Settecento da Ferdinando Fuga (1699 - 1781), su commissione del cardinale fiorentino Neri Corsini, nipote di Clemente XII, che l’aveva acquistata nel 1737. All'interno del palazzo storico sono oggi collocate la Galleria Corsini con la sua eccezionale raccolta di capolavori (da Beato Angelico a Caravaggio, da Jacopo Bassano a Rubens) e la sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei. La Collezione Corsini, è una delle principali del panorama artistico italiano. Infatti oltre all’eccezionale qualità delle opere di cui si compone, è l'unica collezione del '700 a essere restata integra a Roma...

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Fonte: "Info.roma.it - Newsletter"

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Roma. Seminari sulla storia di Roma dell’Associazione Info.roma.it

I saturnali - Dicembre, il mese dedicato al dio Saturno
Giovedi 17 Dicembre - h. 18.00

Nell’antica Roma il calendario scandiva la vita quotidiana degli uomini con una serie di feste dedicate alle divinita' che rappresentavano la vita umana, il cielo e la terra. In particolare il mese di dicembre (il decimo mese nell’antico calendario anteriore alla riforma del re Numa Pompilio) era legato alla figura di un antichissimo dio, Saturno, che giunto esule nel Lazio venne accolto dal dio Giano. Nel mondo romano questa festa era considerata la più importante del calendario e nel tempo generò tutta una serie di credenze e piccoli rituali di grandissimo interesse che si protrassero nel tempo giungendo fino ai nostri giorni nonostante l’avvento del Cristianesimo abbia reinterpretato l’antica festa alla luce della nuova religione ma sostanzialmente non cambiò il significato originario: quello del ritorno della Sole o della Luce. Durante il nostro incontro cercheremo di illustrare il significato della festa, come era vissuto dagli antichi il fenomeno del Solstizio d’Inverno, il mito di Saturno, le leggende ad esso collegate, la ritualita' della festa romana, le usanze tradizionali giunte fino ad oggi, la festa del Sol Invictus, il Natale cristiano....

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Le Terme di Diocleziano ed il Museo Nazionale Romano
Sabato 19 Dicembre - h. 11.00

Il grandioso complesso delle terme di Diocleziano fu realizzato in tempi relativamente brevi, tra il 298 ed il 306 d. C. Per la sua edificazione furono demoliti molti edifici e la loro ubicazione era destinata a servire i popolosi quartieri dell’Esquilino, del Viminale e del Quirinale. Nel 1889, il complesso viene trasformato nella sede del Museo Nazionale di antichita' romane. Attualmente nel Museo sono ospitate la Sezione Epigrafica dove viene illustrata la nascita e lo sviluppo della lingua latina (vi e' esposto il Cippo del Foro) e la Sezione Protostorica dei popoli latini dove e' interessante osservare lo sviluppo della cultura laziale della tarda eta' del bronzo e dell’eta' del ferro (XII-VII secolo a. C ), riferentesi alle localita' di Osteria dell’Osa, Castiglione, Fidene. Invece nel chiostro trovano posto circa 400 sculture romane di varie tipologie...

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L'Auditorio di Mecenate, un ninfeo di una villa romana
Sabato 19 Dicembre - h. 17.00

Il monumento tradizionalmente conosciuto come Auditorium di Mecenate, situato all'interno del giardino pubblico in Largo Leopardi e ancora ben conservato nel suo complesso, e' stato riportato alla luce nel 1874, nell'ambito dei grandi lavori di scavo per la costruzione del nuovo quartiere Esquilino, subito dopo la proclamazione di Roma Capitale del Regno d'Italia. Probabile il riconoscimento del complesso come un monumentale ninfeo, sulla base del rinvenimento della conduttura plumbea sopra ricordata e soprattutto dei fori visibili nel gradino superiore dell'esedra, dai quali doveva defluire l'acqua che scorreva lungo la gradinata marmorea, per essere poi convogliata in un canale situato sotto al pavimento della sala...

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Palazzo Massimo ed il Museo Nazionale Romano
Domenica 20 Dicembre - h. 10.30 e 16.00

Costruito alla fine dell’Ottocento in stile neorinascimentale come sede di un collegio, oggi e' una delle sedi del Museo Nazionale Romano insieme a Palazzo Altemps, le Terme di Diocleziano, la Crypta Balbi. Nel piano interrato si trova la Sezione Numismatica, dove sono esposti i capolavori della straordinaria collezione, che va dalle origini dei sistemi di pagamento nel VII secolo a.C., al conio della moneta fino ai prototipi dell’Euro. Negli altri tre piani sono conservati capolavori della scultura classica come l’Augusto in veste di pontefice, la Niobide degli Horti Sallustiani, il Pugilatore in bronzo,varie copie romane di sculture greche come il famoso Discobolo Lancellotti; l’Ermafrodito dormiente, la Venere prima del bagno di Doidalsas, l’Apollo dal Tevere copia di un originale del V secolo a.C. probabilmente dell’officina di Fidia...

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Fonte: "Info.roma.it - Newsletter"

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Roma. Mostra “I marmi policromi di Ascoli Satriano”

16 dicembre 2009 – 18 aprile 2010

grifi_ascolisatriano La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma espone fino al 18 aprile 2010 uno straordinario complesso di 11 marmi dipinti: un unicum nel panorama dell’archeologia della Magna Grecia di età tardo-classica.

Provenienti dal territorio dell’antica Ausculum, l’odierna Ascoli Satriano in provincia di Foggia, le preziose opere in marmo pario arrivano al Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo dopo l’esposizione nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze, dove erano state accostate alle pitture policrome che decorano il Sarcofago delle Amazzoni.

L’eccezionalità di questa serie di manufatti ha più ragioni: l’alta qualità del marmo, quello cristallino e trasparente scavato in galleria nell’isola di Paro che i Greci riservavano ai capolavori della scultura; la presenza della decorazione pittorica, così rara nei marmi giunti sino a noi e, soprattutto, la storia del ritrovamento di questi pezzi, per la prima volta riuniti in una mostra a Roma.

Nel maggio del 2006 il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale rintracciò un gruppo di oggetti nei locali del Museo Civico di Foggia e, quindi, lo trasferì a Roma a disposizione della Magistratura, nel quadro del procedimento penale relativo al commercio internazionale clandestino di reperti di scavo.

L’interesse degli investigatori era stato sollecitato dal fatto che, nel corso di indagini sviluppatesi durante gli anni precedenti, un cittadino italiano aveva ammesso di essere stato a suo tempo partecipe di un fruttuosissimo scavo clandestino svoltosi nel territorio dell’antica Ausculum, l’odierna Ascoli Satriano, nel quale era stato ritrovato sia un gruppo raffigurante due Grifi che dilaniano un cerbiatto, venduto poi ad un museo americano, sia una serie di altri oggetti, sequestrati invece dalla Guardia di Finanza di Foggia.

Di qui, dapprima la ripresa del fascicolo processuale aperto nel 1978 a carico del responsabile e, poco dopo, la vera e propria riscoperta dei marmi, prelevati dagli stessi militari dell’Arma il 5 maggio e depositati infine, per gli indispensabili interventi conservativi, presso il laboratorio di restauro romano della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.

La conferma dello straordinario interesse dei pezzi rimasti a Foggia e la palese corrispondenza fra la descrizione di ciò che era stato invece trafugato e venduto e quanto era conservato sulle coste occidentali degli Stati Uniti spingeva infine ad organizzare un sopralluogo nelle campagne di Ascoli Satriano.

Due tra i pezzi più eccezionali, il sostegno di mensa decorato con Grifi e il podanipter (grande bacino con supporto), furono acquistati dal J.-P. Getty Museum di Malibu che li ha restituiti all’Italia nel 2007.

Le indagini condotte dopo la restituzione hanno permesso, quindi, di ricollegare tutti i pezzi, in totale undici più o meno completi, facendone ipotizzare un’unica provenienza da un contesto funerario daunio della seconda metà del IV secolo a.C.: questi elementi marmorei sono infatti accomunati sia dalla particolare tecnica di lavorazione, la tornitura, sia dalla presenza della decorazione policroma; le analisi di laboratorio hanno poi confermato la pressoché medesima varietà di marmo, proveniente dalle cave greche più prestigiose.

Tutti i manufatti sembrano rappresentare una versione particolarmente monumentale e finora del tutto sconosciuta di un ‘servizio’ funebre le cui forme richiamano molto da vicino la raffinata ceramica italiota di IV secolo a.C. ed esemplari in bronzo. In particolare, il grande cratere marmoreo non solo conserva tracce di policromia, ma anche l’impronta in negativo di una decorazione in oro che è stata riconosciuta come un motivo vegetale a foglie d’edera; il supporto da mensa è unico nel suo genere e la sua iconografia – due Grifi che uccidono un cervide – si rifà sicuramente a modelli orientali. Infine, il podanipter, tipico bacile per uso cerimoniale, mostra ancora al suo interno la splendida scena del trasporto delle armi di Achille da parte delle Nereidi che cavalcano mostri marini: un’iconografia coerente con la sua destinazione d’uso. Proprio il podanipter presenta interessanti elementi di affinità, per forme e cromia, con le pitture del Sarcofago delle Amazzoni, uno dei più alti esempi della pittura magno-greca del IV secolo a.C.

Tutto ciò a testimoniare la qualità dei manufatti che componevano questo complesso funebre, destinato con tutta probabilità a un membro dell’élite daunia.

In occasione della mostra Electa pubblica una monografia, a cura di Angelo Bottini ed Elisabetta Setari, che, grazie al contributo di diversi specialisti, ricostruisce il contesto di provenienza e il significato dei marmi dipinti di Ausculum, la loro storia dalla scoperta all’esposizione con un inquadramento storico-artistico e una catalogazione scientifica di tutti i singoli manufatti. Chiude il volume una sezione sul restauro delle opere, corredata dei risultati delle analisi petrografiche e geochimiche dei marmi e delle indagini analitiche sui pigmenti che gettano luce sulla tecnica pittorica.

Sede: Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo

Largo di Villa Peretti 1

http://archeoroma.beniculturali.it/

Mostra promossa da Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma

in collaborazione con Electa

Curatori della mostra Angelo Bottini, Elena Setari

Orari dalle 9 alle 19.45; la biglietteria chiude un'ora prima. Il museo è chiuso il lunedì, il 1° gennaio e il 25 dicembre.

Il biglietto consente l’accesso a tutte le sedi del Museo Nazionale Romano ed è valido per 3 giorni

Ingresso Intero € 7, ridotto € 3,50

Informazioni e visite guidate Pierreci

tel. +39.06.39967700

www.pierreci.it

Ufficio stampa Electa Gabriella Gatto

tel. +39.06.42029206

press.electamusei@mondadori.it

Enrica Steffenini

tel. +39.02.21563433

elestamp@mondadori.it

Catalogo Electa /88 pag./25 €




Fonte: “MiBac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali”

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A Milano apre l'area archeologica del Duomo

Da questo lunedì 14 dicembre verrà aperta al pubblico l'area Archeologica del Battistero di San Giovanni alle Fonti e dell'abside di Santa Tecla, situati sotto il sagrato del Duomo di Milano. Il costo del biglietto verrà destinato direttamente all'attività di restauro e conservazione del Duomo. L'intervento di restauro, iniziato nel luglio del 2008, è stato realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo con il contributo di Regione Lombardia. In particolare sono state fatte delle indagini con nuove esplorazioni del sito, restauri murari, lapidei e pittorici, mentre il percorso di visita è stato rifatto con un'illuminazione adeguata e nuovi pannelli esplicativi.

Link: www.duomomilano.it




Fonte: “www.culturaitalia.it”

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12 dicembre 2009

Urbisaglia (MC). "Giornate Archeologiche di Urbisaglia"


Urbisaglia_Locandina

Clicca sull’immagine per visualizzare la locandina dell’evento



Fonte: “notizia segnalata via mail”

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11 dicembre 2009

Roma. Visite guidate dell’Associazione Info.roma.it. in programmazione nel prossimo week end

La basilica di San Pietro in Vincoli e la tomba di Giulio II     Sabato 12 Dicembre - h. 15.30

Tema della vista saranno, non soltanto la tomba di Giulio II, capolavoro indiscusso di Michelangelo, ma anche la storia, architettonica e decorativa della basilica che ospita quella sepoltura: un edificio ricostruito nel V secolo su una più antica chiesa del IV secolo dedicata agli apostoli, per volontà di Eudossia minore, moglie dell’imperatore Valentiniano III, in memoria dell’evento miracoloso avente a protagonista le catene che avevano avvinto San Pietro nelle sua prigionia a Gerusalemme e a Roma. Consacrata nel 439 da Sisto III, la basilica avrebbe subito modifiche nella seconda metà del Quattrocento e, ancora, ai primi del Settecento ad opera di Francesco Fontana. Tra le opere custodite all’interno, degne di particolare attenzione: il monumento di Antonio e Piero del Pollaiolo di Luigi Capponi; la tomba di Nicolò da Cusa attribuito ad Andrea Bregno; gli affreschi della tribuna con episodi relativi alla prigionia di San Pietro, eseguiti da Jacopo Coppi nella seconda metà del Cinquecento...

Link per avere informazioni o prenotare >>

La sezione dei Musei Capitolini presso la Centrale Montemartini - Sabato 12 Dicembre - h. 15.30

La storia del nuovo polo espositivo dei Musei Capitolini nella ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale, ha avuto inizio nel 1997 con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di ampi settori del complesso capitolino. In un suggestivo gioco di contrasti accanto ai vecchi macchinari produttivi della centrale sono stati esposti capolavori della scultura antica e preziosi manufatti rinvenuti negli scavi della fine dell'Ottocento e degli anni Trenta del 1900, con la ricostruzione di grandi complessi monumentali e l’illustrazione dello sviluppo della cittŕ antica dall'etŕ repubblicana fino alla tarda etŕ imperiale...

Link per avere informazioni o prenotare >>

L'area archeologica sotto la basilica di Santa Cecilia - Domenica 13 Dicembre - h. 11.00

La basilica di S. Cecilia in Trastevere fů edificata su preesistenze di epoca romana. La sottostante area archeologica rivela i resti di costruzioni di tipo abitativo: da una domus del II secolo a.C. fino ad un’insula di epoca imperiale nella quale si impiantň l’antico Titulus cristiano con relativo battistero. Le varie fasi costruttive rivelano un’interessantissima stratigrafia dell’antico Trastevere che ci parla della urbanistica di un quartiere a carattere popolare. Proprio su un terreno del genere fiorirŕ una comunitŕ cristiana molto forte che ci ha lasciato testimonianze nella fondazione di ben tre Tituli nel Trastevere antico. L’antico Titulus Caecilae sorgerebbe, secondo la tradizione, sulla casa della martire Cecilia, trasformata assai presto in un luogo di culto cristiano. Su tale memoria nel sec. IX verrŕ edificata la grande basilica che ancora oggi ammiriamo...

Link per avere informazioni o prenotare >>




Fonte: "Info.roma.it - Newsletter"

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08 dicembre 2009

Fabio Isman “I Predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia”

25.000 opere ritrovate e fotografate. I personaggi inquisiti, i musei coinvolti. Un milione di oggetti trafugati e ricettati.

Isman Predatori Milioni di reperti, spesso autentici tesori unici al mondo, scavati clandestinamente; centinaia di migliaia di siti archeologici della Penisola violati e devastati; decine di migliaia di “tombaroli”, intermediari e grandi mercanti indagati e sotto processo: la Grande Razzia si è consumata in Italia dal 1970 al 2004. A suon di milioni di dollari, oggetti importantissimi, che restano stupendi ma sono ormai privati del loro passato, sradicati dai propri contesti e diventati “muti”, sono stati acquistati da dozzine di grandi musei internazionali, americani ed europei, e dalle massime collezioni private del mondo, spesso le più misteriose. Solo una piccola parte è stata finora restituita, ed esposta per la prima volta al Quirinale. Sulla base di interviste e documenti giudiziari, viene ricostruito, come non era mai stato fatto, il massimo saccheggio d’arte e cultura che ha colpito un Paese occidentale nell’ultimo secolo. Alcune vicende, inedite, sono degne di un thriller o di un “giallo”. E restano ancora fittissimi misteri. Fabio Isman, inviato speciale de “Il Messaggero” e per 10 anni titolare della rubrica La pagina nera su “Art e Dossier”, dal 1980 si occupa prevalentemente di patrimonio culturale. Da solo o con altri, ha pubblicato finora 24 libri, di cui 18 dedicati all’arte e alla cultura in Italia.

2009, 15 x 21 cm, 256 pagine

60 colori e b/n, brossura

ISBN 978-88-6130-949-4, € 19,90




Fonte: “Ufficio Stampa Editore Skira - notizia segnalata via mail”

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04 dicembre 2009

Roma. I nuovi ritrovamenti delle Domus Romane e delle Piccole Terme e il Museo Multimediale a Palazzo Valentini

A9_(4)Ieri, giovedì 3 dicembre, a Palazzo Valentini il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato accompagnato dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti nella visita ai ritrovamenti delle Domus Romane e delle Piccole Terme, ubicate sotto la sede dell'Amministrazione provinciale, e al Museo Multimediale progettato dal giornalista scientifico Piero Angela e dal fisico Paco Lanciano.

Con loro c’era anche il direttore scientifico dei Lavori, Eugenio La Rocca.

A14_(22) Riapertura degli scavi di Palazzo Valentini (Provincia di Roma)
Roma, Via IV novembre 119/A
4 dicembre 2009 - 6 gennaio 2010

Un’area archeologica di oltre 1.800 metri quadrati è rimasta nascosta fino al 2004 nei sotterranei di Palazzo Valentini, seicentesca sede della Provincia di Roma. La testimonianza di come ancora oggi Roma continui a riservare sorprese archeologiche di inestimabile valore. Le straordinarie scoperte sono venute alla luce durante i lavori di ristrutturazione del palazzo: sono state rinvenute sculture di grandi dimensioni, edifici a carattere residenziale di lusso con pavimenti rivestiti da un mosaico di 500 mila tessere policrome di pietre fatte giungere da ogni parte dell´Impero per formare quelli che erano i tappeti dell´epoca. Un patrimonio che si fa risalire al periodo compreso tra il II e il IV secolo d.C.

Alle prime indagini effettuate tra il 2005 e il 2007, sono seguite quelle avviate a marzo 2009, che hanno portato alla luce nuovi ambienti nell’area termale, tra i quali un grande frigidarium.

Per valorizzare questi straordinari ritrovamenti, è stato pensato e realizzato un museo multimediale, primo e unico in Italia, capace di ricreare le atmosfere magiche della Roma di Adriano. Storia e tecnologia si uniscono: una sintesi che passa da un'accurata ricerca scientifica sui reperti, sulle istituzioni, sull'urbanistica della Roma antica anche attraverso l’uso della ‘computer graphic’, grazie alla quale è possibile compiere un viaggio affascinante nelle radici della nostra civiltà, camminando sui mosaici policromi, sui basolati e tra le pareti policrome delle Ville dei senatori. Il progetto, realizzato dal giornalista scientifico Piero Angela e dal fisico Paco Lanciano, si avvale di una serie di effetti luminosi, di un commento esplicativo e suggestive ricostruzioni virtuali. Il commento sonoro, diffuso da piccoli altoparlanti ‘a pioggia’, grazie a musiche ed effetti particolari, sottolinea i momenti più emozionanti della visita.

Dal 4 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010 la Provincia di Roma riapre al pubblico le porte di Palazzo Valentini, offrendo la possibilità di visitare gli scavi archeologici nel suo sottosuolo.

INFORMAZIONI

ORARI

Gli scavi rimarranno aperti tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00, con partenza ogni 15 minuti. Il 24 e il 31 dicembre resteranno aperti dalle 10.00 alle 13.30, mentre rimarranno chiusi il 25 dicembre 2009 e il 1 gennaio 2010.

Per motivi di sicurezza gli ingressi sono limitati fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione il cui costo è di € 1,50 a persona (prenotazioni e informazioni tel. +39 06.32810. Dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 18.00 sabato, 24 e 31 dicembre dalle 09.00 alle 13.00. Chiuso domenica e festivi).

COSTI VISITA

Biglietto intero € 6,50

Ridotto € 4,50 per i visitatori di età compresa tra 6 e 25 anni e over 65 anni e per i possessori della card Provinz

Ingresso gratuito per i minori di 6 anni e per i portatori di handicap con accompagnatore

Iscrivendosi a Provinz su www.provincia.roma.it si possono ricevere tutte le settimane notizie e informazioni sulle attività e gli eventi a Roma e provincia e si ha diritto all’ingresso ridotto.




Fonte: “Ufficio Stampa Civita - www.civita.it”

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02 dicembre 2009

Brescia. Mostra “Inca. Origine e misteri delle civiltà dell’oro”

4 Dicembre 2009 – 27 Giugno 2010

Duecento opere provenienti dai musei più importanti del Perù compongono una grande mostra che ricostruisce l’intera storia delle civiltà dell’oro. L’esposizione dal titolo “Inca. Origine e misteri delle civiltà dell’oro”, in programma al Museo di Santa Giulia a Brescia, è stata organizzata in collaborazione con i maggiori musei peruviani (Museo dell’Oro del Perú, Museo Nacional Sicán, Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perú) che hanno concesso, per la prima volta, tesori finora mai esposti al di fuori dei confini nazionali.
La mostra, curata da Paloma Carcedo Muro de Mufarech, studiosa esperta d’arte precolombiana della Pontificia Universidad Católica del Perú con sede a Lima, coadiuvata da un comitato scientifico di studiosi provenienti da tutto il mondo, è articolata in sei sezioni“La linea del tempo”, “Le tecniche di trasformazione del metallo”, “La cosmo visione”, “I costumi”, “I rituali”, “Il mondo ultraterreno” – e si articola attraverso lo studio delle culture precolombiane meno note nate nel Perù dell’entroterra e costiero, a partire dall’VIII secolo a.C. Un viaggio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell’ambiente e del contesto socio-culturale originario.
L’allestimento della mostra illustra la cronologia delle civiltà susseguitesi in Perù a partire dal secondo millennio a. C. fino all’arrivo degli Spagnoli nel 1532. La mostra svela lo splendore dei loro reperti in oro, argento e in leghe diverse e l’abilità delle raffinatissime lavorazioni a cui questi popoli sono giunti. Oggetti preziosi, opere in legno, terrecotte, tessuti dipinti: la forza dei simboli raffigurati sui reperti esposti permette di scorgere il rapporto che queste popolazioni avevano con la natura, gli dei e gli enigmi della spiritualità. L’oroè al centro dei rapporti tra l’uomo e le divinità, insieme agli altri materiali preziosi. L’evocazione dei rituali assume in mostra un ruolo di grande rilievo. La musica, gli indumenti, gli ornamenti e gli oggetti cerimoniali consentono di rivivere, nelle sale espositive, il fascino di quei momenti per noi così lontani nello spazio e nel tempo. Il rapporto con la morte e le cerimonie, tuttora avvolte da un’aura misteriosa, prendono forma grazie a un allestimento evocativo e spettacolare. Opere splendide di grandi dimensioni e ricche di minute lavorazioni.
Tra i pezzi in mostra, vesti tipiche dei sacerdoti, maschere funebri e anche una mummia. Grazie alla maestosità e alla qualità tecnica dell’antica oreficeria precolombiana delle Ande centrali, il pubblico ha l’occasione unica di scoprire la forza dell’arte del metallo come forma di espressione della cultura di un popolo. Si passa attraverso la spiritualità del popolo, le sue credenze e i suoi riti, le tradizioni della vita terrena e ultraterrena, il suo modo di rappresentare il potere politico e religioso e soprattutto la sua unione con gli spiriti dell’aldilà dopo la morte, tutto rappresentato attraverso una forma di arte primitiva che è così avanzata.
L’esposizione è promossa dal Comune di Brescia, da Artematica, dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione Brescia Musei, col patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, dell’Ambasciata del Perú, della Fondazione Civiltà Bresciana, della Fondazione Cab.


Link: www.incabrescia.it




Fonte: “www.culturaitalia.it”

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01 dicembre 2009

Roma. Conferenza internazionale F-MU.S.EU.M.

03 dicembre 2009 

Il giorno 3 Dicembre 2009 presso la Sala Gonzaga del Campidoglio in Via Della Consolazione 4, Roma, avrà luogo la Conferenza Internazionale "F-MU.S.EU.M. - The Virtual museum of the European roots: discovering our cultural heritage online" (con servizio di traduzione).
Nell' ambito della Conferenza, esperti e studiosi internazionali di alcune tra le più prestigiose Istituzioni Culturali d'Europa presenteranno:
- il Museo Virtuale delle Radici Europee, dedicato alla Preistoria europea, corredato da accurati testi e dettagliate immagini rotanti in 3D;
- l'innovativo Modello Formativo di F-MU.S.EU.M., pensato per rispondere alla crescente domanda di un set di competenze standard per tutte le nuove professioni necessarie per gestire un Museo Virtuale, dalla sua creazione alla sua promozione e comunicazione al grande pubblico;
- sedici itinerari tematici e turistico-culturali per percorrere a ritroso nei millenni i sentieri che legano le culture più ancestrali alla nostra;
- un volume, ROUTES AND ITINERARIES from the Virtual Museum of the European Roots (Percorsi e itinerari del Museo Virtuale delle Radici Europee), che raccoglie i percorsi tematici, gli itinerari turistico-culturali e i punti chiave del Modello Formativo di F-MU.S.EU.M.
Interverranno, tra gli altri, Davide Bordoni - Assessore alle Attività Produttive del Comune di Roma, Angelico Bonuccelli -Direttore Direzione Lavoro e Formazione professionale del Dipartimento Attività Economico-Produttive del Comune di Roma, Marina Rozera - Direttrice dell'Agenzia Nazionale del Programma Leonardo da Vinci.

Clicca qui per visualizzare il programma completo del convegno (.doc)

Clicca qui per visualizzare e scaricare l’invito del convegno (.jpg)




Fonte: “www.archaeogate.org”

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Roma. Palazzo Valentini: Napolitano e Zingaretti presentano scoperte nuovi scavi

COMUNICATO

PALAZZO VALENTINI: NAPOLITANO E ZINGARETTI PRESENTANO SCOPERTE NUOVI SCAVI 

Giovedì 3 dicembre, alle ore 10.30 a Palazzo Valentini (via IV Novembre 119/a) il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti accoglierà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per presentare i nuovi ritrovamenti delle Domus Romane e delle Piccole Terme, ubicate sotto la sede dell'Amministrazione provinciale e il Museo Multimediale studiato e progettato dal giornalista scientifico Piero Angela e dal fisico Paco Lanciano.

Il presidente della Repubblica, accompagnato dal presidente Zingaretti, dal direttore scientifico dei Lavori, Eugenio La Rocca, da Piero Angela e da Paco Lanciano, visiterà gli scavi, inaugurando in particolare i nuovi ritrovamenti e l'area che sarà aperta al pubblico dal giorno successivo.




Fonte: “notizia segnalata via mail”

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